Si conclude oggi 26 luglio, a Santa Cesarea Terme, presso l’Oasi dei Martiri Idruntini l’ultimo tratto del percorso triennale di formazione pastorale “Parrocchie sinodali e missionarie” con il tema “Cultura e cittadinanza”.
Vi hanno preso parte anche Maria Rosaria Manca e Francesca Rizzo - nella foto con il presidente della Conferenza episcopale pugliese, l’arcivescovo Giuseppe Satriano (Bari-Bitonto) - membri del Consiglio pastorale dell’arcidiocesi di Lecce insieme con una cinquantina delegati provenienti dalle diverse diocesi pugliesi. Una settimana formativa proposta, come avviene ormai da tre anni, dall’Istituto pastorale pugliese, presieduto dall’arcivescovo Francesco Neri (Otranto) e diretto da don Piero De Santis, insieme alla Facoltà teologica pugliese, rappresentata dal preside don Vito Mignozzi. La proposta è stata incentrata sulla conversione sinodale e missionaria delle parrocchie e pensata come formazione congiunta per presbiteri e laici insieme.
Dopo i primi due anni, i cui frutti sono riportati in due pubblicazioni curate dal coordinatore dell’equipe formativa don Francesco Zaccaria, “Parrocchie: memoria e cambiamento (2023)” e “Parrocchie: ministerialità e partecipazione (2024)”, questo terzo anno si è concentrato sulle sfide che la società e la cultura contemporanea pongono alla conversione pastorale delle parrocchie.
Il metodo formativo utilizzato parte dall’ascolto della realtà e delle pratiche pastorali conosce momenti di approfondimento a cura di esperti e altri di discernimento in piccoli gruppi, al fine di delineare insieme possibili orientamenti pastorali per il futuro delle parrocchie, il tutto costellato da celebrazioni liturgiche e momenti di preghiera comunitaria.
Quest’anno si è partiti dall’ascolto di voci che operano sul territorio pugliese e ne conoscono criticità e risorse: il sindaco di Mattinata (Fg) Michele Bisceglia e il docente e scrittore Giancarlo Visitilli. Dopo l’ascolto di racconti di laici e presbiteri provenienti da parrocchie pugliesi che hanno cercato di abitare in maniera creativa il territorio e le sue sfide, si è passati agli approfondimenti proposti da Vincenzo Rosito e don Giuliano Zanchi.
La fine del percorso include anche un bilancio di questa esperienza triennale pugliese che si è configurata come un’effettiva buona pratica di formazione integrale e condivisa, come auspicato dal recente Instrumentum Laboris per la prossima sessione del Sinodo (nn. 56-57); in queste prospettive finali non mancherà l’ascolto anche di altre esperienze formative che accompagnano il cambiamento del tessuto parrocchiale in contesti diversi ma con sfide comuni, specificatamente dal Triveneto e dalla Germania.
L’ultimo passo della settimana sarà oggi pensare insieme a come la ricchezza di questi anni possa ritornare a beneficio del cammino delle Chiese locali, le vere protagoniste e responsabili della conversione sinodale e missionaria delle parrocchie.