“Asteniamoci da ogni incauto e superficiale giudizio”. È l’invito di mons. Fabio Ciollaro, vescovo di Cerignola-Ascoli Satriano, a proposito dei recenti casi di suicidio.
“Il giudizio dei morti appartiene solo a Dio - ha detto ieri il presule nell’omelia della messa per i defunti: “Solo Lui sa soppesare fino in fondo il bene e il male. Specialmente riguardo ai dolorosi casi di suicidio, è necessario distinguere l’errore dall’errante, la persona dal gesto che ha fatto. Perciò affidiamo anche queste anime all’immensa misericordia di Dio, ma non perdiamo la sensibilità morale”. “Il gesto, in se stesso, è brutto, è insano, direttamente contrario al quinto comandamento ‘Non uccidere' - ha ricordato il vescovo, secondo il quale - i comandamenti di Dio sono sempre per il nostro bene. Non uccidere: vale nei riguardi degli altri e vale nei riguardi di noi stessi. La vita è dono di Dio. Anche nelle condizioni più dure e avverse, è possibile farsi coraggio e andare avanti”.
“Poche settimane fa ci siamo commossi tutti per la forza d’animo e finanche l’allegria che ha saputo avere Sammy Basso, nonostante fosse affetto da una malattia degenerativa rarissima e impressionante - ha osservato mons. Ciollaro: Abbiamo sentito le testimonianze dei suoi genitori e dei suoi amici sulla sua capacità di gustare la vita, sulla sua gioia, sulla sua fede. Abbiamo sentito con stupore ciò che lui stesso ha lasciato scritto nel suo bellissimo testamento spirituale. Ricordiamoci, dunque, di questo esempio. Guardiamoci invece dall’influsso del tentatore. Il maligno, il nemico delle anime, spesso approfitta delle nostre debolezze. Nei momenti difficili soffia sul fuoco e ci suggerisce pensieri negativi”.