Si è tenuta a Molfetta nella mattinata di lunedì 9 dicembre la riunione della Conferenza episcopale pugliese (Cep). Nel corso della riunione i presuli si sono confrontati su diversi argomenti.
Dopo la preghiera e l’introduzione di mons. Giuseppe Satriano, presidente della Cep e arcivescovo di Bari-Bitonto, i vescovi hanno condiviso alcune riflessioni a margine dell’Assemblea sinodale della Chiesa italiana tenutasi a Roma dal 15 al 17 novembre scorsi in vista della prosecuzione del cammino nelle Chiese di Puglia.
Mons. Ciro Miniero, arcivescovo di Taranto e delegato regionale per il Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa Cattolica, ha presentato l’iniziativa di un Convegno regionale che riunisca gli economi, i responsabili del “Sovvenire” e delle comunicazioni sociali delle diocesi di Puglia, che si terrà a febbraio prossimo a San Giovanni Rotondo. Tale incontro intende favorire il cammino comune tra gli uffici per maturare uno stile di comunicazione condiviso circa le attività che si riescono a realizzare grazie ai fondi dell’8xmille alla Chiesa cattolica, sia per il culto e la pastorale sia per gli interventi caritativi. Nel contempo, i vescovi hanno nominato Michele Rinaldi (diocesi di San Severo) e don Domenico Carenza (diocesi di Oria) incaricati regionali per il Servizio per la promozione del Sostegno economico alla Chiesa Cattolica.
Nel corso della riunione i vescovi hanno incontrato Piergiorgio Mazzotta, delegato regionale, e mons. Domenico Basile, assistente regionale, i quali hanno delineato il cammino associativo dell’Azione cattolica in Puglia con le fatiche, i traguardi raggiunti e le prospettive di lavoro per il futuro. È stata inoltre presentata la composizione della delegazione regionale, che ha iniziato il suo mandato da qualche mese.
I vescovi hanno poi ascoltato i referenti delle fondazioni antiusura di Puglia (Fondazione “San Nicola e SS. Medici” di Bari; Fondazione “Mons. Vito De Grisantis” di Ugento; Fondazione “San Giuseppe Lavoratore” di Lecce; Fondazione “Buon Samaritano” di Foggia); queste istituzioni “rappresentano un presidio legale, sociale e di contrasto alla povertà economica e sono impegnate a promuovere azioni educative nell’uso del denaro e per un stile di vita sobrio e prudente, al fine di prevenire il fenomeno de sovraindebitamento”. I vescovi, esprimendo gratitudine per il prezioso servizio reso dalle fondazioni, auspicano che si rafforzi ulteriormente la sinergia con le Caritas diocesane.
In particolare, ai presuli è stato presentato il dato allarmante circa il gioco di azzardo. Nel 2022 la spesa per il gioco d'azzardo in Italia è stata di € 136 miliardi. La comparazione di tale cifra con quella che riguarda la spesa per il cibo (€ 160 miliardi) fa comprendere quanto tale situazione incida sulla vita delle famiglie e quante di esse, a causa di questa dipendenza, cadono nel sovraindebitamento e spesso, successivamente, nell’usura.
Per questo è stato sottolineato che “l’opera delle fondazioni antiusura, mira da una parte a far maturare una cultura della legalità, e dall’altra a promuovere stili di vita che evitino di cadere nel sovraindebitamento, partendo da un'azione preventiva ed educativa, al fine di promuovere una cultura del debito responsabile e un corretto rapporto con il denaro”. I vescovi, consapevoli della gravità della situazione e preoccupati dal fatto che molte famiglie ne sono condizionate, hanno chiesto che le stesse fondazioni, a livello nazionale, facciano presenti, presso gli organismi a ciò deputati, il comune desiderio di mettere un argine al dilagare del gioco d’azzardo, soprattutto tra le nuove generazioni, prime e più fragili vittime di tale dipendenza.