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Era il 13 novembre scorso quando ragazzi e giovani della diocesi si sono lasciati dopo aver riflettuto su come la loro vita sia “immersa” di continuo in storie, concrete e virtuali, che contribuiscono variamente ad arricchire il proprio bagaglio di esperienze, sia positive che negative, ma creando in ogni caso crescita attraverso la relazione.

 

 

 

 

In questo percorso, che li vede in cammino insieme, sono stati sollecitati alla consapevolezza di essere loro stessi i protagonisti della storia, come artigiani guidati ed ispirati da Dio. Più volte anche Papa Francesco ha insistito nell’esortare ciascuno a far fruttificare i doni ricevuti come un inno alla fiducia in Dio, restando sempre consapevoli che Lui non abbandona mai, che ciascuno è capolavoro delle sue mani, capaci di realizzare opere originali.

È Dio che compie il primo passo e il cammino è una risposta sempre piena di stupore e di gratitudine.

Il viaggio dei giovani della diocesi, attraverso i racconti evangelici, è partito dalla missione affidata da Gesù ai suoi discepoli, inviati a testimoniare e annunziare il regno di Dio (Luca 9, 1-6).

Questa sera, alle 20, la seconda tappa di “Scendi in cripta”, il percorso proposto dal Servizio diocesano di pastorale giovanile. Oggi l’appuntamento è con un compagno di strada, Zaccheo: egli permetterà di scoprirsi destinatari dello sguardo di Gesù, comprendendo che la pagina della Scrittura non è estranea alla vita di ciascuno. Attraverso la guida e le parole dell’arcivescovo Angelo Raffaele Panzetta, ragazzi e giovani saranno stimolati a vivere un incontro personale con Gesù, scoprendo la gratuità del suo amore incondizionato e salvifico.

Prima e dopo (e non durante) l'incontro di preghiera, alcuni sacerdoti saranno a disposizione per le confessioni individuali.

 

 

 

 

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