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“Convertiti Manfredonia… ossia, guarda e cammina insieme, nella direzione comune: nella direzione del bene comune che non lascia indietro nessuno, che non fa preferenze di persone o categorie, che non scarta e abbandona, ma accoglie, sostiene e si fa carico di tutti partendo dai più lontani e sfavoriti”.

 

 

È l’esortazione rivolta alla città di Manfredonia da mons. Franco Moscone, arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, al termine della festa della Vergine di Siponto.
Il presule ha rinnovato l’appello dell’anno scorso: “Manfredonia ri-alzati!”. In particolare, “dalla paura del futuro, dal pessimismo per la carenza di motivazioni e possibilità di sviluppo, dalla rassegnazione e difficoltà a programmare e progettare alla grande, dalla pigrizia a pensare con prospettive ampie e lungimiranti, dai sentimenti negativi che ti fanno giudicare e percorrere strade sempre e solo al ribasso”.

E ha invitato a convertirsi, indicando sette ambiti: conversione sociale, istituzionale, economica, ecologica, politica, culturale ed educativa. Moscone ha esortato a “non fraintendere questo verbo, sappi che la conversione non tocca solo la sfera religiosa o spirituale, ma riguarda tutto l’umano e tutte le dimensioni che fanno della vita dell’uomo una vita dignitosa e di sviluppo”. La richiesta dell’arcivescovo è quella di “cambiare mentalità e direzione di marcia, di educare il cuore a nuove decisioni, nuove scelte, nuovi criteri e nuovi orizzonti”.
E, riferendosi a quanto vissuto nei mesi del lockdown, mons. Moscone lo ha definito “un laboratorio di collaborazione tra generazioni, un laboratorio riuscito, che si sappia trarre da esso tutto quanto serve a far rinascere, ripartire e rialzare la nostra magnifica città!”. “Prego la Vergine di Siponto perché, una volta liberati dalla morsa del virus, si mantengano vivi i valori sperimentati e la solidarietà vissuta e ci si incammini nelle sette conversioni citate”. “Si tratta di veri ‘anticorpi’ – ha osservato –, in grado di affrontare ogni forma di divisione, interessi di parte, scelte indiscriminate, ingiustizie e quant’altro mina le relazioni civili ed il bene comune, favorendo sempre il ricco a danno del povero, i privilegiati a scapito degli ultimi, i potenti indifferenti verso i deboli”. “Manfredonia – ha concluso l’arcivescovo –, sappi che se svilupperai questi sette ambiti di conversione, renderai te stessa una città sempre più ‘civile’ e, come Chiesa, sarai capace di far risplendere la gioia del Vangelo. Convertendoti tornerai ad essere città al servizio del bene comune e Chiesa Madre di cuori che generano relazioni d’amore”.L'invito è quello di cogliere appieno lo spirito che anima questa proposta, che si fa tanto più forte quanto più si avvicinano le prossime scadenze elettorali. E, dunque, di unirsi il prossimo 10 settembre nella preghiera a quanti sono, o si preparano ad essere, al servizio del Bene Comune.

 

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