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“Attivarsi affinché sia garantita la gratuità per la frequenza alle scuole d’infanzia paritarie, per il segmento 3-6 anni, così come attualmente previsto per l’offerta pubblica in capo allo Stato, ai Comuni ma non per quella delle scuole paritarie”.

 

 

È uno dei punti chiave che la Federazione italiana scuole materne (Fism – 9000 realtà educative, 500mila bambini con oltre 40mila addetti) chiede ai candidati al Parlamento italiano in occasione delle imminenti elezioni politiche del prossimo 25 settembre. La Federazione chiede inoltre che i candidati si facciano promotori di iniziative per il “raggiungimento della generalizzazione e gratuità per tutte le famiglie dell’accesso alla scuola d’infanzia superando il concetto di costo storico in termini di investimenti per passare a quello del raggiungimento dei fabbisogni standard”. L’intento è colmare “il forte divario nord-sud e centro-periferia” puntando all’approvazione dei “livelli essenziali delle prestazioni in campo di educazione ed istruzione per l’intero segmento 0-6”. E ancora la richiesta a farsi promotori di una “convenzione pluriennale tra il ministero dell’Istruzione e le scuole paritarie d’infanzia non profit” in quanto “parte integrante del sistema integrato nazionale di educazione ed istruzione di cui al D. Lgs. 65/2017 con finanziamenti certi e serrata coprogettazione per la generalizzazione del servizio anche in aree e settori svantaggiati del Paese”. Tra le altre proposte l’attuazione con decreto legislativo delle previsioni del “Family Act”, l’incremento della destinazione del fondo 0-6 alle scuole paritarie d’infanzia non profit e della linea di finanziamento introdotta con il fondo di solidarietà comunale.

 

 

Forum Famiglie Puglia