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Il 31 maggio scorso, 33 ragazzi di 5 licei di Lecce e Squinzano sono partiti per affrontare e vivere con dinamismo e fervore due giorni a Milano (1-2 giugno), al festival "Ri-Costituente".

 

 

Al quinto anno dalla sua nascita, il festival propone a giovani di ogni parte d’Italia laboratori partecipativi in cui immaginare la Costituzione del 2050: cosa oggi è “dimenticato” - alla luce dell’evoluzione storica e sociale -, cosa andrebbe aggiunto, ecc., dando voce ai giovani “ricostituenti”. Si sono sentiti essi stessi protagonisti del Paese: sensazione che non si avverte tanto tra i ragazzi per mancanza di attenzione e opportunità concrete, che rende molti giovani presenze “sterili” all'interno della vita nazionale.

Attraverso laboratori di varia natura e incontri sono nati idee, dibattiti, proposte e speranze tra giovani di tutta Italia - circa 250 - che, pur non conoscendosi hanno trovato così tante affinità nelle loro vite tanto da sentirsi una sola e unica voce, nonché capaci di dare forma ai propri pensieri perché costruiti collegialmente. Gli spunti di dibattito sono stati vari ma il tema scelto per la quinta edizione e sui cui si sono confrontanti elaborando poi delle proposte è stato quello del diritto all’istruzione e del diritto all’educazione (artt. 33 e 34 della Costituzione Italiana), immaginando, ad esempio, i luoghi, metodi e strumenti con mettere in pratica tali diritti nel 2050, ma anche come incentivarli, passando da una riflessione su cosa la formazione attuale è carente, oggi, nelle scuole e nei luoghi deputati a garantirli.

Frutto di questo primo lavoro, nel secondo e ultimo giorno del festival è stato creato il “manifesto” che contiene la sintesi dei lavori nei gruppi e quindi le aspettative e le proposte dei partecipanti, una rappresentanza di giovani da ogni parte d’Italia. Chissà se nel 2050 queste speranze diventeranno la quotidianità dei giovani futuri: questo è l’augurio. Come per le precedenti edizioni il manifesto sarà poi consegnato alle istituzioni deputate, fino al Presidente della Repubblica, perché possano essere considerato e non restate soltanto una buona pratica di democrazia e partecipazione, che però dice già tanto.

Sono tornati a casa certamente più maturi e informati, con la consapevolezza che le idee contano e vale la pena condividerle e farle crescere condividendole e soprattutto collaborando insieme, perché “insieme” è il modo con cui è possibile cambiare le cose.

Per saperne di più CLICCA QUI.

 

 

*4ª O, Liceo Virgilio - Lecce

 

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