0
0
0
s2sdefault

Tutta Arnesano si è stretta commossa nel pomeriggio di oggi intorno a Maria Rosaria, Pamela e Aurora, rispettivamente moglie e giovani figlie di Roberto Pulli.

La salma - dopo l’autopsia (LEGGI ARTICOLO) disposta dal pm Donatina Buffelli, titolare del fascicolo e svolta dal medico legale Ermenegildo Colosimo - è giunta stamattina alle 8,30 nella chiesa madre, accolta dal parroco don Antonio Sozzo e da tanti parenti e amici (con in testa le autorità cittadine) che per tutto il tempo, una processione continua, fino all’ora dei funerali, si sono fatti vicini alla famiglia di Roberto per salutare i resti mortali dello sfortunato operaio, per manifestare cordoglio e portare conforto al dolore dei suoi cari colpiti improvvisamente dalla grave perdita.

“Dov’eri - ha detto nell’omelia don Antonio rivolgendosi al Crocifisso, il patrono di Arnesano al quale Roberto era molto devoto - dov’eri Gesù, quando Roberto precipitava giù insieme al peso dell’impalcatura in ferro, lasciando nel più grande dolore sua moglie e le sue figlie, la sua famiglia e tutta la nostra comunità che oggi gli ha manifestato con questa massiccia partecipazione affetto e dolore? Dov’eri?”.

“Una risposta verbale - ha proseguito il parroco di Arnesano - probabilmente non ce l’avremo mai. Ma la fede ci invita a guardare a Lui, al Cristo crocifisso. A mettere le nostre mani nelle sue piaghe, nel suo costato, nei buchi provocati dai chiodi alle sue mani e ai suoi piedi. È lì la risposta della nostra fede. Lì il vangelo ci indica la strada della speranza”.

La stessa speranza cui don Antonio, concludendo la sua meditazione e rivolgendosi in particolare alla moglie e alle due figlie, propone di chiedere in dono da Dio non solo perché “il Signore è vicino ai suoi figli, non li abbandona mai e partecipa alla vita dell’uomo, alle sue vicende belle ma anche a quelle più tristi, specie nei momenti di profondo dolore come questo ma soprattutto perché Dio ci apre il cuore alla bellezza della vita. La morte per Lui e per chi crede in Lui non è la fine di tutto. Dopo la croce, come per Gesù, anche per chi sceglie di seguirlo, ci sarà la vita vera, quella della risurrezione. Anche per Roberto sarà così. Per lui ci sarà la vita eterna che Dio promette e assicura a chi crede in Lui e a Lui si affida”.

Anche l’arcivescovo Michele Seccia, fuori Lecce per impegni pastorali, si è voluto rendere presente e vicino alla famiglia di Roberto e a tutta la comunità di Arnesano inviando un suo messaggio personale che don Antonio ha letto all’assemblea prima del congedo finale.

“Ho seguito la tragica vicenda – ha scritto l’arcivescovo - della morte di Roberto fin dal primo momento dell’incidente dello scorso 27 febbraio. E ho provato ad immaginare il dolore improvviso e la disperazione di Maria Rosaria, sua moglie e delle sue figliole Pamela e Aurora nell’apprendere la drammatica notizia”.

“Le parole della solidarietà - prosegue il messaggio - in casi come questo non bastano mai. Ci vuole quell’abbondante manifestazione di affetto comunitario per esprimere loro, tre donne, una vicinanza concreta che duri anche dopo i giorni del pianto. Roberto, ne sono certo, l’avrebbe fatto per ciascuno di voi”.

“Io non ho avuto la gioia di conoscerlo – è ancora Seccia a rivolgere il suo pensiero alla comunità arnesanese riunita in preghiera - ma don Antonio mi ha raccontato che qui ad Arnesano lo conoscevate tutti e soprattutto gli volevate bene perché era un bravo marito, un ottimo papà, un gran lavoratore, un uomo buono, una persona generosa. È questa la memoria che continuerà a farlo vivere in mezzo a voi: nella sua casa, nella sua famiglia, tra i suoi amici”.

“E a voi, Pamela e ad Aurora – è il pensiero particolare dell’arcivescovo per le due figlie di Roberto - voglio assicurare che papà continuerà a guardarvi, a proteggervi e ad amarvi anche più di prima. Perché ora è con il Signore, cioè più vicino alla vera fonte dell’amore: guardate al vostro futuro con fiducia e, rese forti dalla speranza cristiana, siate certe che lui dal cielo non vi farà mancare nulla”.

“Dio - è l’ultimo pensiero del messaggio di mons. Seccia - asciughi le vostre lacrime, benedica il vostro dolore e soprattutto vi doni la forza di poter andare avanti, tutte e tre insieme, sicure che dal cielo un angelo speciale continuerà a prendersi cura di voi. Prego per voi e vi penso col cuore. A tutta la comunità di Arnesano giunga la mia benedizione”.

 

Forum Famiglie Puglia