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“Facciamo in modo che questo tempo di grazia non trascorra inutilmente, ma cerchiamo di dedicarlo, alla preghiera, alla riflessione ed alla conversione del cuore”.

 

 

 

Con queste parole, giovedì scorso, Padre Michele Cilli, parroco di San Francesco d’Assisi, ha aperto la novena in onore della Madonna della Mercede, compatrona di Campi Salentina. Nel pomeriggio la statua della Vergine era stata trasportata dalla chiesa matrice, dove viene custodita nel corso dell’anno, alla cappella di Santo Stefano, in via Squinzano, dove si svolgono i festeggiamenti religiosi.

Anche per questo 2021 le celebrazioni risentono delle restrizioni dovute al contrasto della pandemia, ma il comitato festa ha voluto comunque salvaguardare alcuni appuntamenti che caratterizzano e distinguono la ricorrenza mariana di Campi Salentina. E così mantenuta l’usanza della doppia esecuzione del canto della Salve Regina, che si terrà, nella prima circostanza, proprio nel giorno della solennità della Madonna, domenica 17 ottobre, all’aperto, negli spazi adiacenti la cappella, al termine della celebrazione della sera presieduta dal vicario generale della diocesi, mons. Luigi Manca.

Mentre la seconda, lunedì 18, a conclusione dei festeggiamenti, in chiesa matrice, subito dopo la santa messa delle 19, celebrata dall’arcivescovo Michele Seccia. Ovviamente cancellate le processioni di apertura e di chiusura del sabato e del lunedì. L’effigie della Madonna della Mercede, il lunedì pomeriggio, verrà traslata in maniera informale nella chiesa madre, senza dunque la partecipazione dei fedeli e del popolo.

“Anche quest’anno - ha aggiunto Padre Michele Cilli - dobbiamo vivere la festa della Madonna della Mercede in una forma più essenziale. Il migliore omaggio che possiamo rendere a Maria è perciò quello di ascoltare e mettere in pratica il messaggio di suo Figlio con il vangelo”.       

 

 

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