Rinasce la speranza e la legalità in un luogo dove si era insediata la malavita. Taglio del nastro ieri mattina dell’ex masseria di Ussano, un importante bene storico situato sullo svincolo Galugnano - San Donato della strada statale 16, sino a qualche anno addietro fortino della criminalità organizzata alla quale è stato poi confiscato.
Il bene è stato quindi assegnato al comune di Cavallino da parte della prefettura e sottoposto ad un intervento di recupero e rifunzionalizzazione che lo ha restituito al suo antico splendore, ma soprattutto, lo destinerà ad un nuovo scopo sociale ospitando il progetto «Centro per l’attività di volontariato a favore di categorie disagiate».
A precedere il taglio del nastro è stato un breve convegno che si è aperto con i saluti del sindaco di Cavallino Bruno Ciccarese Gorgoni ed è proseguito con gli interventi dall’assessore regionale Alessandro Delli Noci, di Saverio Congedo, componente della commissione parlamentare Antimafia, del presidente della provincia di Lecce Stefano Minerva, di Simona Filoni, procuratore capo del Tribunale dei minorenni di Lecce, del procuratore aggiunto Elsa Valeria Mignone, del procuratore generale della Corte d’Appello di Lecce Antonio Maruccia e del prefetto di Lecce Luca Rotondi.
A benedire la struttura è stato l’arcivescovo di Lecce monsignor Michele Seccia, che ha aggiunto: «Questi progetti sono il valore aggiunto della società di oggi. A volte abbiamo timore di essere delusi ma giornate come questa ci aprono alla speranza. E sono certo che oggi qui è rinata non solo una struttura esterna, restaurata, ma è rinata un’anima e uno spirito che darà ulteriore speranza e vita alla comunità di Cavallino». Alla cerimonia hanno preso parte anche gli alunni dell’Istituto comprensivo “Leonardo da Vinci” di Cavallino accompagnati dalla dirigente Caterina Marenaci. «La presenza di così tanti bambini a questa cerimonia è un simbolo di speranza – ha dichiarato il sindaco Ciccarese Gorgoni -. Sono i cittadini del domani, che vogliono dire il loro “no” ad ogni forma di criminalità, di sopraffazione e di privazione di libertà». Ha poi aggiunto il primo cittadino: «Riconsegnammo oggi questo luogo, per lungo tempo fortino della criminalità alla cittadinanza e ridiamo lustro al suo scopo primigenio, che è quello dell’operosità e dell’onestà delle nostre genti».
Alla cerimonia erano inoltre presenti, tra gli altri, il questore di Lecce Vincenzo Modeo, il comandante provinciale dell’Arma dei carabinieri, il colonnello Donato D’Amato, e il comandante della compagnia dei carabinieri di Lecce, il maggiore Valentino Adinolfi e rappresentanti di Guardia di finanza, della polizia di Stato, capitaneria di Porto di Gallipoli, vigili del fuoco e scuola di Cavalleria di Lecce. Il progetto «Centro per l’attività di volontariato a favore di categorie disagiate» è stato completamente finanziato con i fondi del Pon Legalità per un totale di 1 milione di euro ed è risultato primo nella graduatoria della regione Puglia. Obiettivo è la creazione del centro diurno polivalente a scopo sociale per il re-inserimento sociale e lavorativo di giovani e minori a rischio con particolare attenzione per i ragazzi tra i 14 ed i 21 anni.
Photogallery di Roberto De Pascalis - Cavallino