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Prende il via oggi 1° settembre, la prima edizione del Festival vocazionale missionario promosso dalla Congregazione della Missione, fondata nel XVII secolo da San Vincenzo de’ Paoli.

 

 

L’APPUNTAMENTO , che si terrà sul web, sarà l’occasione per celebrare il carisma vincenziano alla luce dello spirito della Congregazione.

“Settembre - viene spiegato in una nota - è il mese dedicato al fondatore San Vincenzo, la cui memoria liturgica si celebra il 27 del mese, e precede il mese missionario per eccellenza. Per questa ragione i Vincenziani hanno pensato di iniziare con un incontro virtuale che celebrasse il cammino percorso fino ad oggi e aprisse le porte al futuro della Congregazione”.
“L’obiettivo di questo evento - ha scritto il superiore generale della Congregazione della Missione, padre Tomaž Mavrič - è quello di offrire uno spazio virtuale per la formazione, l’integrazione e la preghiera e di farlo nella prospettiva dei temi che sono fondamentali per la nostra identità: la vocazione e la missione. Questi due temi ci permetteranno di iniziare il Mese Vincenziano in modo positivo”.

“Il Festival - continua padre Mavrič - sarà anche un luogo per promuovere il nostro carisma missionario. Durante l’evento lanceremo anche la campagna dell’1% per il 2020 in cui cerchiamo di incoraggiare i confratelli a considerare il ministero nelle missioni ad gentes, ad impegnarsi nella riflessione sul nostro spirito missionario e a riconoscere che la missione della congregazione non è limitata alla missione internazionale ma si estende alle missioni ad gentes delle province, viceprovince e regioni. La campagna dell’1% ha lo scopo di preparare 30 confratelli alla missione ad gentes. Per tutto il mese di settembre svilupperemo il seguente tema: ‘La nostra vocazione non è quella di andare in una sola parrocchia, non solo in una diocesi, ma in tutto il mondo’. Spero che queste parole di San Vincenzo ci aiutino a rivitalizzare la nostra vocazione fondamentale di missionari e a farlo nella prospettiva della nostra universalità e internazionalità”.

 

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