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Nei giorni scorsi è stata consegnata la borsa di studio “Cecilia Bellisario” alla scuola media “A. Galateo” di Lecce diretta dal preside Raffaele Lattante, tra ricordo, emozioni e auspici positivi per un futuro fatto di speranza, rispetto e impegno che vedono la scuola e i ragazzi al centro del cammino di formazione.

 

 

 

Il vero merito sta anche nell’altruismo e nel rispetto delle regole. Così la scuola media “A. Galateo” di Lecce, ormai da 4 anni, nel ricordo della prof.ssa Cecilia Bellisario, scomparsa cinque anni fa, vuole premiare un suo giovane alunno che si distingue non solo nel profitto ma soprattutto nel suo comportamento in classe con i suoi compagni e i suoi docenti.

La “prof.  Bellisario”, come era affettuosamente chiamata dai suoi alunni al Galateo, ha insegnato nella storica scuola media del quartiere Santa Rosa a Lecce per 30 anni della sua vita che, nel 2018, si è purtroppo interrotta dopo una lunga lotta contro il cancro, ma lasciando il perenne ricordo di un’insegnante dolce, attenta e dedicata a partire dai suoi affezionati colleghi fino agli alunni e tutta la scuola che già nel dicembre del 2018, in sua memoria, dedicò proprio a lei la sala docenti dell’istituto. Un gesto voluto dalla scuola in ricordo e in affetto della cara Cecilia.

Dall’anno successivo si è aggiunto nel ricordo della scuola anche l’iniziativa voluta e ideata dalla famiglia della professoressa, del marito Antonio Capoccia e del figlio Francesco: una borsa di studio da assegnare ad un alunno delle classi terze che si accinge a cominciare il percorso della scuola superiore e che nel suo ultimo anno di scuola media si è distinto non tanto per il profitto ma in special modo per l’educazione, il rispetto delle regole e soprattutto l’altruismo e l’attenzione verso il prossimo, verso i propri compagni e verso la propria scuola, proprio come la prof Cecilia voleva e per cui si impegnava coi suoi ragazzi..

Quest’anno hanno partecipato nell’aula magna della scuola i rappresentati di tutte le classi dell’istituto per ascoltare il ricordo della prof. Bellisario e così poter conoscere la figura di una docente che ha dedicato più di metà della sua vita all’educazione dei ragazzi.

La borsa di studio, giunta alla sua quarta edizione, è stata assegnata allo studente dell’istituto, Maurizio Tornese, oggi iscritto al primo anno di secondaria superiora, che è stato scelto dai suoi compagni e docenti, per il suo rispetto ed altruismo dimostrati in classe durante l’ultimo anno della sua scuola media.

“Ciò che resta di noi è l’amore che abbiamo donato”. Questa è la frase che da sempre accompagna il significato e la consegna della borsa di studio, e su cui particolarmente si sono voluti soffermare, durante la cerimonia, il marito della professoressa deceduta, l’avv. Antonio Capoccia e mons. Cristoforo Palmieri, vescovo emerito di Rreshen in Albania, che sostiene ogni anno l’iniziativa.

Il dirigente Raffaele Lattante, ha condotto la cerimonia con emozione e orgoglio, accompagnata anche da momenti musicali offerti dalla piccola orchestra dei ragazzi del Galateo. La targa della borsa di studio è stata consegnata al premiato dalle mani del figlio della prof. Bellisario, Francesco, e successivamente sono stati consegnati gli attestati di merito agli altri ragazzi delle altre classi che sono stati candidati alla borsa di studio.

Una cornice fatta di ricordi, di emozioni, di buoni auspici per il futuro per quello che è stato un momento di merito e speranza scaturiti non tanto dal profitto su cui vengono espressi ogni giorno valutazioni e giudizi in una scuola, ma quanto dal rispetto, dall’educazione e dall’altruismo che molto spesso vengono messi in secondo piano nella società.

 

 

 

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