A Lecce, presso la piazzetta del quartiere San Sabino ammantata da una rigogliosa vegetazione, dove campeggia una piccola statua della Madonna Immacolata, come ormai da tradizione, ieri 8 maggio, il parroco don Sandro Quarta ha celebrato una messa a Lei dedicata.

“Siamo a pochi giorni di distanza dalla solennità della Pentecoste - ha proluso nell’omelia - e la liturgia ci sta preparando ad essa leggendo gli ultimi discorsi che Gesù rivolge ai discepoli dopo la lavanda dei piedi. Preannuncia il dono dello Spirito Santo e, pertanto, i discepoli non devono essere turbati dalle parole di commiato del Maestro; non devono avere paura, perché essi non resteranno soli: sarà la Spirito a guidarli come Egli stesso ha fatto con loro”. Infatti, è lo Spirito il volano della comunità e della Chiesa intera.

“Ed ora che siamo sotto la statua della Madonna - ha continuato don Sandro- è bello riferirci alla Pentecoste, giorno nel quale (scrive l’evangelista Luca) erano presenti Maria ed i discepoli nel cenacolo e motivo per cui Ella è Madre della Chiesa. Allora, mettiamo ognuno di noi nelle Sue mani con le nostre necessità, preghiere, suffragi, attese, paure, pensieri. A Lei che è la nostra Madre ci affidiamo come comunità”.

È stato un momento di intenso raccoglimento, nel corso del quale i presenti hanno ringraziato Dio Padre per aver ricolmato di gioia la Chiesa, rendendola segno di luminosa speranza per gli uomini nel buio e nell’angoscia, ed hanno pregato per la Chiesa e per i suoi ministri, perché, sostenuti dallo Spirito Santo, annuncino con fedeltà la Parola di Dio nell’umiltà e nella verità, per i popoli esacerbati dalle atrocità della guerra, perché si aprano al dono della pace scaturito dalle piaghe del Risorto e per quanti soffrono, perché riconoscano Dio misericordioso anche negli eventi dolorosi dell’esistenza. Infine, l’assemblea ha rivolto il suo pensiero a tutti gli uomini, affinché, fortificati dall’incontro con Cristo Risorto, siano testimoni gioiosi del Vangelo della vita.