Come ogni anno, il due gennaio, a Dragoni si sono svolti i festeggiamenti in onore di San Basilio Magno, coordinati dal comitato “Feste Madonna della Stella”, della rettoria San Basilio appartenente alla parrocchia “Spirito Santo” e con la generosa collaborazione della comunità tutta, la quale si è raccolta nella preghiera e nella gioiosa fraternità per il grande cappadoce Basilio, definito un “Luminare della Chiesa”.
Egli si spese completamente nel fedele servizio alla Chiesa e nel multiforme esercizio del ministero episcopale diventando un “apostolo e ministro di Cristo, dispensatore dei misteri di Dio, araldo del regno, modello e regola di pietà, occhio del corpo della Chiesa, pastore delle pecore di Cristo, medico pietoso, padre e nutrice, cooperatore di Dio, agricoltore di Dio, costruttore del tempio di Dio”.
Dopo la processione, per le vie di Dragoni, accompagnata dal concerto bandistico, Città delle Grotte “Luciano Vinella” di Castellana, si è recitato il Santo Rosario ed è stata celebrata la santa messa in onore di San Basilio, un uomo che visse con lo sguardo fisso a Cristo e con l’amore rivolto al prossimo, pieno della speranza e della gioia della fede, un vero esempio anche per noi cristiani di oggi.
La celebrazione, presieduta da don Luca Nestola, affiancato dal parroco-rettore don Andrea Zonno, ha invitato la comunità a riflettere sull’importanza per ciascuno di noi e le nostre famiglie di accogliere il dono di Gesù che si offre nella mensa eucaristica soprattutto domenicale. Il Signore, nel momento in cui ha annunciato la sua partenza da questo mondo, ha sottolineato don Luca nella sua omelia, quasi come testamento, ha dato ai suoi discepoli, per continuare a restare in mezzo a loro, un comandamento: «Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi gli uni gli altri». Se ci amiamo gli uni gli altri, Gesù continuerà ad essere presente in mezzo a noi, ad essere glorificato nel mondo e noi saremo dei veri cristiani.
Sono seguiti i fuochi d’artificio augurali e la degustazione di pittule in una fraterna condivisione.