Per la celebrazione del cinquantesimo della dedicazione della chiesa parrocchiale di Lizzanello, anche l’amministrazione comunale si è fatta avanti.
Affinché la celebrazione potesse raggiungere tutte le case della comunità, la pagina istituzionale facebook del Comune di Lizzanello ha trasmesso in diretta la santa messa, con l’aiuto delle associazioni che si sono fatte carico di montare delle stazioni audio dai balconi delle case, per rendere partecipe anche quelle persone che non fanno parte del mondo virtuale.
Così alle 17.30 di ieri, mercoledì 18 marzo, ha avuto inizio la celebrazione della messa in occasione del cinquantesimo della dedicazione: in chiesa oltre al parroco don Francesco Morelli e il sacrestano Lorenzo Quarta, solo il sindaco Fulvio Pedone e pochi addetti al servizio streaming.
L’atmosfera è surreale: le strade sono deserte, l’asfalto è calpestato solo dalle forze dell’ordine e la protezione civile. A piedi solo quei pochissimi lavoratori a cui è consentito andare in giro. Anche l’atmosfera della messa è strana: la chiesa è vuota, la voce di don Francesco esce dall’amplificazione rimbalzando sui muri e l’arredo sacro.
Solo pochi giorni fa si allestiva la mostra fotografica all’interno dei corridoi, si programmavano gli eventi collaterali alle celebrazioni delle messe ma oggi un nemico invisibile costringe tutti a rimanere a casa. Fortunatamente però, la tecnologia di cui spesso sentiamo parlare male per il suo abuso, viene incontro alle esigenze del momento. La popolazione che ha ascoltato le direttive del governo centrale e dell’amministrazione, ha disertato le strade del paese, vuote. La gente è chiusa in casa ed assiste alla messa guardandola dal cellulare, al limite affacciandosi dal balcone o aprendo una finestra, così da far entrare le parole del parroco trasmesse dai volontari delle associazioni, nelle proprie case: “Al termine di questo giorno ricco di emozioni contrastanti tra di loro, di tristezza per la dura prova che stiamo vivendo e di gioia per l'anniversario della nostra chiesa parrocchiale, riecheggiano nella mente e nel cuore le parole incoraggianti e ricche di speranza che Gesù rivolge a Zaccheo. Questo è Gesù: Colui che a tutti i costi desidera entrare nel cuore dell'uomo, il cuore più indegno, per portarlo a condividere la mensa della Parola e del Pane di vita. Ciò che il Signore richiede, nella libertà, è la volontà di risollevarsi, di alzare lo sguardo per incrociare il suo. L'augurio che ci facciamo è di poter ritornare quanto prima nella Sua Casa per nutrirci di Lui. Intanto adoriamolo in spirito e verità presente nel nostro cuore. Auguri e Santa notte!”
Sono parole di conforto quelle delle Sacre Scritture e sono parole di conforto anche quelle del vescovo mons. Michele Seccia, che ha voluto raggiungere la comunità di Lizzanello, con un video trasmesso durante la celebrazione.
Alla fine della messa, l’ostensorio con l’ostia consacrata tra le mani di don Francesco raggiunge il sagrato della chiesa, benedicendo così l’intero paese. Al termine, come all’inizio, l’invito del parroco a “tenere duro, a non mollare, a rispettare le misure per quanto rigide esse siano”. Né gioverà la salute di ognuno. “Restiamo a casa, passerà presto e con l’aiuto di Dio, torneremo a vivere normalmente la nostra vita”.
