Un inno alla vita in un momento in cui la morte sembra spadroneggiare. Soprattutto al nord, soprattutto nella sua terra, a Bergamo, la sua città.
Lui è un’icona della musica italiana che risponde al nome di Roby Facchinetti, colonna portante della mitica esperienza dei Pooh. L’inno alla vita lo ha composto nelle scorse settimane, mentre l’ospite indesiderato - targato Covid-19 - cominciava a fare il bello e il cattivo tempo. E soprattutto a mietere vittime.
“Rinascerò, rinascerai. Per la mia città ferita” è il titolo della sua straordinaria canzone dedicata a Bergamo. E in uno scambio di messaggi whatsapp con l’amico prete salentino don Giuseppe Spedicato, arciprete di Monteroni, il cantautore, compositore e tastierista bergamasco ha battezzato così la sua ultima opera.
“Grazie, caro don Giuseppe. Rinascerò, rinascerai vuole essere un inno alla vita, in questo momento che siamo circondati da orrori veri, soprattutto nella mia città… Ti abbraccio forte… Roby”, ha concluso il grande artista rispondendo al messaggio di don Giuseppe. Poche parole, che però dicono tutto sulla mission, sul significato profondo della canzone scritta con i caratteri e le note della speranza.
“Grazie, amico e maestro Roby. Come sempre uomo eccezionale e straordinario. Una bella, sana e concreta testimonianza di che cosa significa affrontare la vita, dando il meglio di se stessi sempre e in ogni circostanza, in ogni situazione, in ogni istante della nostra vita”, è il commento che don Giuseppe ha postato sul suo profilo Facebook per ringraziare l’amico artista.