Due cammini iniziati quasi in contemporanea: sono quello del card. Marcello Semeraro e quello di Mariolina Pizzuto, sindaco di Monteroni che, commossa ha rivolto al neo porporato parole di accoglienza orgogliosa, al termine della celebrazione eucaristica di ieri sera in chiesa madre.
Ha affermato: "per questa Comunità di persone, fatta di uomini e donne, oggi è giorno di festa, un'emozionante festa, perché il nostro amatissimo cardinale Marcello Semeraro, è qui tra noi. Non è semplice trovare le parole più idonee per esprimere ciò che è nei nostri pensieri, e che proviamo nei nostri cuori. Eminenza, abbiamo vissuto, quasi in parallelo con l'inizio della nostra avventura governativa, il Suo cammino verso la porpora cardinalizia; ne abbiamo respirato l'aria, quell'aria che ha portato una ventata di orgoglio per la nostra comunità; abbiamo percepito l'essenza del Suo prestigioso e delicatissimo incarico; e abbiamo cercato di immaginare la grande responsabilità di questo gravoso ruolo affianco del Santo Padre Francesco, ruolo che già nel nostro piccolo avvertiamo così pesante, e non riusciamo nemmanco ad immaginare quanto possa esserlo nella realtà. E vivendo questa avventura in parallelo, abbiamo esultato per la nostra Città, che oggi finalmente si inorgoglisce per aver dato i natali a Lei Eminenza, che qui a Monteroni ha anche mosso i primi passi del suo cammino sacerdotale".
Una vocazione ecclesiale e al bene comune che ha nel servizio all'altro un punto notevole di incontro, capace di avere sbocco nella più nobile di tutte le creature: l'uomo.
Ancora la Pizzuto: "Voglio pensare, e voglio condividere, che la sua porpora sia la migliore gratificazione che potesse ricevere la nostra Comunità, stringendosi intorno al proprio Figlio che oggi ritroviamo invece come Padre. Ecco, lei è il figlio che è diventato Padre: non è questa una metafora, né una similitudine d'occasione, ma è la realtà di ciò che accade, come reali sono i sentimenti di gioia e di gratitudine che oggi prova la nostra comunità. Abbiamo voluto farle sentire la nostra vicinanza in tutti i modi possibili, e lo abbiamo fatto per il tramite di don Giuseppe, il nostro stimatissimo arciprete, che abbiamo assillato in tutto questo periodo per capire cosa fare per poterLa accogliere nel modo più caloroso che Lei merita; Amatissimo Cardinale, Monteroni, la Sua Monteroni,ha bisogno della Sua attenzione, del Suo affetto, delle Sue preghiere!”.
“Nel mio nuovo ruolo di Sindaco - ha proseguito la Pizzuto -, riesco oggi a comprendere meglio cosa significa essere al servizio degli altri; ed è ben poca cosa rispetto alla responsabilità che ha Lei a servizio della Chiesa Universale, che Lei condivide affianco al Santo Padre, e verso la quale ha messo a disposizione la Sua vocazione e sè stesso".
Una presenza, quella di Semeraro, che tra l'orgoglio e la commozione ha suggellato una unità osmotica: quella di un figlio con la sua comunità-madre.
Nuovamente il primo cittadino: " In questo momento del Suo cammino le Consegniamo i nostri cuori, che sono di questa Città e di tutti i monteronesi. A Lei e alle Sue preghiere affidiamo la nostra Comunità, e la nostra azione amministrativa che quotidianamente mettiamo al servizio degli altri”. (F.A)
Photogallery di Rodolfo Pati