Anche l’arcivescovo Michele Seccia, all’inizio della messa presieduta dal card. Marcello Semeraro nella chiesa madre di Monteroni, dopo il saluto rivolto a don Marcello dall’arciprete don Giuseppe Spedicato, ha voluto porgergli un messaggio di benvenuto. Ecco il testo integrale.
Eminenza reverendissima, caro don Marcello,
La tua città natale ti accoglie con gioia e trepidazione in questo giorno di festa per tutti noi. Sono certo di interpretare i sentimenti di tutti, manifestandoti l’affetto di un popolo che, con la preghiera e con la semplice vicinanza, vuole stringersi attorno al suo cardinale per sostenerlo nel ministero che il Papa ti ha affidato.
Nello stesso tempo, caro don Marcello, permettimi di esprimerti la mia personale vicinanza ed amicizia, coltivata in tutti questi anni, nella stima e nella fiducia reciproca.
Ho sempre apprezzato il solerte lavoro che, per lunghi anni, hai prestato non solo nella diocesi di Lecce, ma in tutto il territorio regionale. Schiere di seminaristi, ora sacerdoti, sono stati da te formati all’amore per il Signore e per la sua Chiesa. Ricordo non solo il tuo bel manuale di ecclesiologia, ma anche le tue tante conferenze, articoli ed interventi che hanno spinto molti ad innamorarsi dei Padri della Chiesa e a rileggere, dietro ogni tua citazione, un vero cantico d’amore allo Sposo e al Maestro, a Colui che ha dato la vita per la Sua Chiesa.
Anche come vescovo e pastore, hai lasciato un segno e una testimonianza indelebile nei nostri cuori, non solo guidando sapientemente la diocesi di Oria, tua prima sposa, ma fornendo il tuo prezioso e colto contributo all’intera Conferenza episcopale pugliese.
Ora sei cardinale di Santa Romana Chiesa e il tuo respiro si fa sempre più universale! Eppure non dimentichi la tua terra, la tua gente, i tuoi primi fedeli che oggi sono accanto a te su questa terra, oppure ti guardano e sostengono lassù dal cielo.
Infatti, da vero ecclesiologo, sai bene che la porta di tutti i sacramenti, nonché il dono più grande è il battesimo, che hai ricevuto per volontà dei tuoi amati genitori, proprio in questa città di Monteroni. Il battesimo ci fa Figli del Padre, fratelli di Cristo, consacrati nello Spirito Santo. Questo è il senso profondo della tua visita a Monteroni: fare memoria della storia che il Signore ha scritto nella tua vita, contando sulla tua pronta ed efficace disponibilità alla sua azione santificatrice. Oggi, pertanto, noi tutti facciamo memoria con te dei doni che il Signore ti ha elargito ed aspettiamo da te che possa spezzarci il pane della Parola e dell’Eucaristia. Infine, uniti al Papa, volentieri confermiamo la nostra adesione alla Sede di Pietro, confortati dalla tua presenza che ci riempie di onore e di gioia.
Photogallery di Rodolfo Pati