La città di Monteroni di Lecce si accinge a celebrare la festa del santo patrono Sant’Antonio di Padova il prossimo 1° agosto, limitata a causa della normativa vigente in materia di contagio dalla pandemia da Covid-19 ma per questo non meno sentita.

Celebrare tale ricorrenza, pertanto, non è semplicemente desiderio di ossequiare un’antica tradizione, quanto occasione privilegiata perché ogni cristiano possa riflettere sul suo essere discepolo del Signore e dunque camminare nel mondo cercando di realizzare la propria chiamata alla santità.

Il parroco don Giuseppe Spedicato e il suo vicario don Alessio Seconi, in unità di intenti con il consiglio pastorale parrocchiale hanno approntato un programma che possa consentire ai numerosi devoti di guardare al santo taumaturgo come ad un modello le cui virtù possono essere attualizzate ed emulate.

Dopo la solenne intronizzazione del santo, si è dato il via alla “Tredicina”, i tredici giorni di preparazione immediatamente precedenti la festa: l’eucaristia mattutina delle 8.30 e quella serale delle 20 sono tempo propizio per riflettere e meditare su “Sant’Antonio, maestro di verità e testimone della carità”.

Sabato 31 luglio la comunità monteronese accoglierà la visita dell’arcivescovo Michele Seccia che alle 20 in Piazza Falconieri presiederà i divini misteri alla presenza delle autorità civili e militari.

Domenica 1° agosto, solennità del santo di Padova le celebrazioni avranno il seguente orario: 8 e 9.30; alle 20 la liturgia sarà presieduta da don Giuseppe Spedicato con la partecipazione degli operanti per il servizio e la tutela della cosa pubblica.

Lunedì 2 agosto dopo l’eucaristia mattutina delle 8 e delle 9.30, sarà il vicario parrocchiale don Alessio Seconi a presiedere il sacrificio eucaristico come preghiera di lode per i giorni di ringraziamento che Monteroni ha vissuto, stretta al suo patrono.

Due appendici molto significative corredano il tempo della festa: la “Messa dei cinquantenni” di martedì 3 agosto (ore 20) e quella di domenica 8 agosto (ore 20) con la reposizione della statua del Santo con la messa presieduta sempre da don Alessio.

L’auspicio che da questo tempo così pregnante a livello spirituale i tanti devoti possano fare esperienza di Cristo per riscoprirsi discepoli chiamati e mandati a fecondare il mondo con la loro testimonianza.