Non vi è festa patronale che non esprima la fede antica radicata in una popolazione; è un momento di grazia, “kairòs”, in cui è possibile incontrare Dio attraverso l’ascolto della Sua Parola e l’osservanza dei comandamenti.
“Siate santi - ammoniscono le Scritture - perché io, il Signore Dio vostro sono Santo”. All’autore biblico fa eco l’esortazione apostolica Gaudete et exsultate che “vuole ricordare a tutti i fedeli cristiani di camminare sulla strada di Dio, che è strada di santità”.
Domani 6 gennaio, solennità dell’Epifania del Signore, a Novoli, alle 18.30, con l’intronizzazione del simulacro del santo patrono, Antonio Abate, si dà inizio al cammino del novenario che offrirà all’intera comunità di devoti di ritrovarsi insieme nella gioia della fede e dell'appartenenza ad una famiglia che condivide speranze, sofferenze e impegni. Per questo le feste sono celebrazione solenne della fraternità dei figli di Dio e servono come presentazione della Chiesa di Cristo, famiglia dei figli di Dio, che fa fiorire la santità e la comunione fraterna. Esse non possono tradire il compito di essere offerta di evangelizzazione per tutti e invito ai lontani a ritornare a vivere con Cristo nella Chiesa. Le feste, peraltro, rivelano la loro autenticità, quando diventano momenti di crescita nella carità e occasione per far risplendere, con le opere, l’amore che vince tutto.
Dal 7 gennaio e fino al 15, alle 9, alle 17 ed alle 18.30, nella chiesa dedicata al santo della Tebaide, saranno celebrate le messe quotidiane; al mattino, alle 9, sarà presieduta da Padre Antonio D’Amore, della comunità leccese degli Oblati di Maria Immacolata e predicatore del novenario quest’anno incentrato sul tema: “Sulla stessa strada. Camminando insieme a Sant’Antonio Abate”.
Lo stesso Padre Antonio terrà poi il pensiero omiletico vespertino nelle Messe delle 18.30 presiedute dal parroco don Luigi Lezzi.
Come ogni anno, si confermano alcuni appuntamenti oramai inseriti nella tradizione del novenario: la Giornata della memoria (in suffragio dei caduti di tutte le guerre) martedì 11 gennaio alle 9; la Giornata degli ammalati, venerdì 14 gennaio alle ore 9 (nel corso della celebrazione sarà amministrato anche il Sacramento dell’Unzione degli infermi); la veglia interparrocchiale di preghiera animata dai giovani novolesi, sempre venerdì 14 gennaio alle 20.
Ogni sera, poi, a partire dalle 19.30, adorazione eucaristica animata dai gruppi ecclesiali (ad eccezione dei giorni 9, 12 e 14 gennaio).
Domenica 9 gennaio, alle 19.30, in chiesa appuntamento con “I giganti di Dio”, un recital-testimonianza a cura di Daniele Durante.
La celebrazione delle ore 18.30 di mercoledì 12 gennaio, invece, sarà presieduta da Papàs Nik Pace, parroco di San Niccolò dei Greci (Chiesa Greca) in Lecce. A seguire, lo stesso don Nik terrà una conferenza sul tema: “Preghiera e fraternità in Sant’Antonio Abate”.
Il 16 gennaio, vigilia della festa, sante messe a partire dalle 7.30 e fino alle 11.30. Alle 10, in piazza Tito Schipa, si terrà il tradizionale rito della benedizione della Fòcara, la monumentale pira costruita dal comitato festa quest’anno presieduto da Tonio Villani. Nel pomeriggio, alle 15.30 il rito di benedizione degli animali. Alle 18.30, poi, solenne concelebrazione eucaristica presieduta da mons. Luigi Pezzuto, già Nunzio apostolico in Bosnia ed Erzegovina.
Lunedì 17 gennaio, memoria liturgica di Sant’Antonio Abate, celebrazione delle messe ogni ora, a partire dalle 7.30 e fino alle 12.30
Alle 10.30, la Celebrazione Eucaristica sarà presieduta dall’arcivescovo Michele Seccia.
Il 18 gennaio, nella giornata del Ringraziamento, oltre le consuete messe del mattino (ogni ora, come sempre a partire dalle 7.30), la solenne celebrazione eucaristica delle 18.30 sarà presieduta dal parroco, don Luigi Lezzi, alla presenza delle autorità civili e militari.
Ogni giorno tutti gli appuntamenti pomeridiani, a partire dalle 18,15, verranno trasmessi, per la regia di Gabriele Coppola, da Portalecce Tv (pagina Fb) e da Telesalento (ch 73).