Si conclude oggi, 15 gennaio, con l’ultima riflessione di Padre Antonio D’Amore, la novena in onore di Sant’Antonio Abate, patrono di Novoli.
L’itinerario intrapreso sulla strada di Antonio Abate si conclude con un’ultima dimensione dell’amore fraterno: esso è prioritario. Cioè, nella vita di un cristiano e nella vita della Chiesa conta più di ogni altra cosa. Non hanno senso nemmeno la catechesi, la predicazione, i discorsi morali se alla base non vi è l’obiettivo della fraternità. Non ha alcun valore nemmeno la carità se essa non costruisce fraternità e comunione. Perché la comunione è il vero sostegno ad ogni azione della Chiesa. Essa abbraccia la vita di ogni uomo e la presenta a Dio. Ma lo rende anche credibile anche dinanzi ai fratelli: la fraternità è distintivo della testimonianza cristiana e rende la Chiesa bella, appetibile, attrattiva.
Ci sarà pure un motivo se Antonio Abate attrae ancora con tanta forza dopo tanti secoli: la sua forza attrattiva era proprio la fraternità assunta a vita stessa.
Stasera, come di consueto, l’appuntamento con la preghiera alle 18,15 con la novena e la santa messa presieduta da don Luigi Lezzi e la predicazione affidata, per l’appunto, a Padre Antonio. Diretta su Portalecce (pagina Fb) e Telesalento (ch 73) per la regia di Gabriele Coppola.