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Nel giorno della festa di Sant’Antonio abate, l’arcivescovo di Lecce, mons. Michele Seccia ha presieduto a Novoli la concelebrazione eucaristica.

 

 

 

La funzione religiosa, alla presenza delle autorità civili e militari del paese, si è svolta all’interno del santuario di Sant’Antonio Abate con ingresso contingentato nel rispetto delle norme anti-Covid 19.

L’arcivescovo durante l’omelia ha consegnato ai presenti, e all’intero paese, un pensiero legato alla vita del santo: “nonostante la distanza temporale che ci separa dall’esistenza terrena di Sant’Antonio Abate - ha sottolineato -, la devozione non conosce diminuzione. Occorre chiederci però se questa devozione è autentica”. Rimanda, con queste parole, alla responsabilità di ognuno in quanto uomini e donne battezzati, creati ad immagine e somiglianza di Dio.

“Una somiglianza - ha continuato l’arcivescovo - che ci chiama ad una vita capace di mettere Dio tra le priorità. Come possiamo realizzarci nel mondo ad immagine e somiglianza di Dio? Il primo modello da guardare e a cui aspirarsi per scoprirsi vicino a Dio è Gesù, poi i santi”.

Il brano del vangelo scelto per la celebrazione è lo stesso che Antonio abate ascoltò in un tempo in cui si era ritrovato improvvisamente ricco a causa della perdita prematura dei genitori. Il Santo, spinto dalle parole dell’evangelista Matteo «Se vuoi essere perfetto, va', vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo» (Mt, 19- 21), trova il coraggio di consegnare i suoi beni ai poveri e ritirarsi nel deserto.

“Un santo audace Antonio - ha concluso l’arcivescovo- audace anche nel combattere la tentazione. Affidiamoci a lui come esempio di una vita aperta alla solidarietà e attenta non solo al proprio benessere, ma anche a quello degli altri”.

Stasera, alle ore 18.30, il parroco don Luigi Lezzi, concluderà i giorni di festa con una celebrazione eucaristica di ringraziamento alla presenza delle autorità, del comitato festa e dei costruttori della Fòcara. E sarà anche l’ultima diretta da Novoli per Portalecce e Telesalento, che per due settimane di fila hanno portato la devozione per Sant’Antonio in tutte le case del Salento e oltre.

 

 

 

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