0
0
0
s2sdefault

In queste ore la cordata di iniziative a favore della pace in terra Ucraina è inarrestabile. Anche la parrocchia Sant’Andrea apostolo di Novoli, ha voluto dedicare uno spazio di preghiera e riflessione rispetto a quanto sta accadendo nel cuore dell’Europa.

 

 

“È arrivato un messaggio da parte di una mamma ucraina che racconta tutto il suo dolore nel vivere la guerra e la fuga dalla sua casa, ma ciò che mi ha colpito è che lei non ha chiesto nulla, se non la preghiera”, ha raccontato don Stefano Spedicato parroco della comunità novolese. “Ci siamo sentiti in dovere di incontrarci per esaudire la richiesta di questa giovane donna e non solo. Vogliamo pregare per tutti coloro che vivono questi giorni di smarrimento e terrore. Aldilà delle motivazioni politiche e di potere, noi chiediamo oggi con forza il dono della pace”.

Con le catechiste e i genitori, c’erano anche tanti bambini e ragazzi a pregare per la pace. Insieme hanno ascoltato canzoni e la voce di alcuni testimoni: “i bambini non dovrebbero mai sentir parlare di guerra, ma solo del suo contrario”, ha detto don Stefano rivolgendosi ai più piccoli. “Adulti non ci si improvvisa, si impara da piccoli a costruire strade di pace”.

Un pensiero è arrivato anche dalla Moldavia, terra di confine con l’Ucraina, ora impegnata nell’accoglienza dei numerosi uomini, donne e bambini in fuga dalla guerra. Il parroco di Chisinau, don Mihai, già ospite nella comunità di Novoli nel mese di novembre scorso, con il quale la parrocchia Sant’Andrea apostolo ha stretto un gemellaggio, ha voluto lasciare un messaggio: “Grazie per la vicinanza. Per noi moldavi ora non c’è un pericolo imminente, ma non sappiamo se arriverà. Abbiamo avviato un processo di accoglienza mettendo a disposizione tutto quello che abbiamo e di cui siamo capaci. Speriamo che tutto questo finisca presto. Continuate a pregare per la pace, non solo per l’Ucraina, ma per il mondo intero, perché tutti ne abbiamo bisogno”.

 

Forum Famiglie Puglia