È stato inaugurato, con l’apertura della Porta Santa della chiesa parrocchiale di Santa Maria delle Grazie, un anno di grazia per la comunità di San Cesario di Lecce.
Si è così aperto alla presenza dei fedeli tutti, di mons. Donato Negro, arcivescovo emerito di Otranto, dei parroci della città e delle autorità civili l’Anno Cesariano.
La serata di domenica scorsa ha avuto inizio, nonostante il tempo inclemente, in una Piazza Garibaldi gremita di cittadini accorsi per vivere un momento storico per la comunità.
“È nel nome di San Cesario che ci riconosciamo uniti - ha commentato il sindaco Giuseppe Distante -. Celebrare il culto del santo patrono, in un paese intitolato allo stesso santo, vuol dire rendere visibile e speciale il legame privilegiato tra tutti noi”.
Dopo l’ingresso del clero e l’intronizzazione solenne dell’antico reliquiario argenteo, che sarà il protagonista dell’Anno giubilare ricorrendo il terzo anniversario dalla sua traslazione, ha avuto inizio in chiesa la concelebrazione eucaristica.
“La reliquia che noi veneriamo nel corso di questo anno giubilare - ha detto mons. Negro nell’ omelia - è parte dell’osso di un braccio, non penso che questo particolare dono sia un caso, non passi indifferente questo particolare, perché la fede o è operosa o non è fede”.
La giornata di festa si è poi conclusa con la processione per le vie del centro storico e il tradizionale omaggio floreale, con i vigili del fuoco, al simulacro lapideo sito nel timpano della chiesa madre.