Si è rinnovato lo scorso 5 ottobre, il gemellaggio religioso tra la comunità cesana e quella leccese.
Sono giunti in pellegrinaggio nel piccolo comune dell’agro aversano circa cento fedeli della comunità di San Cesario di Lecce accompagnati dal sindaco della città, Fernando Coppola, ed il parroco mons. Gino Scardino. Il gruppo di fedeli leccesi i è arrivato alle 16, accolto dal sindaco di Cesa, Vincenzo Guida presso l’arco di San Giuseppe in via Piave, luogo dal quale alle 16.30 è partita la processione che ha percorso le strade della città campana verso la chiesa di San Cesario in piazza De Michele.
Un’ulteriore saluto è stato quello del parroco don Giuseppe Schiavone. “Grazie perché condividiamo la stessa devozione per il santo patrono, una devozione che ci fa diventare ancora più fratelli secondo quanto ci insegna il Vangelo- così si è espresso salutando i pellegrini -La Chiesa è fondata sul sangue dei martiri, per questo vi auguro di santificarci seguendo le orme di San Cesario, riconoscendoci nell’amore di Cristo per riscoprire la nostra fede.”
A presiedere i vespri comunitari Don Egidio Buttazzo, neo parroco della comunità di Sant’Antonio di Padova in San Cesario di Lecce, ha espresso la grande gioia di incontrare una comunità unita dalla protezione del Santo, chiedendo una preghiera per tutti gli ammalati e per il suo ingresso nella comunità che avverrà il prossimo 25 ottobre.
A chiudere la celebrazione dopo l’atto di affidamento a San Cesario è seguito la consegna dei doni, in ricordo dell’evento, che quest’anno ha visto avanzare la proposta di formalizzare dal punto di vista istituzionale il gemellaggio, come è avvenuto precedentemente tra la comunità campana e Netgong, nel New Jersey.
Al termine delle celebrazioni il gruppo di fedeli è condotto in visita presso una delle grotte tufacee, sita nel centro storico di Cesa, per conoscere meglio una città da rivalutare e degustare i prodotti tipici.