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San Cesario di Lecce si prepara a vivere la festa liturgica in onore del suo santo patrono. Si tratta della festa di “San Cisariu te lu Fiuru”, evento che i paesani definivano come “Te lu sindacu”, poichè ricorda che anche il municipio si voleva unire ai festeggiamenti in occasione della memoria liturgica del protettore.

Anticamente si celebrava il 1° novembre. In seguito, per la coincidenza con la solennità di Ognissanti, la ricorrenza fu spostata alla seconda domenica di novembre (1897); infine con Pio X, che nel 1914 promulgò “L’editio Typica” del calendario dei Santi, fu collocata al 7 novembre.

Tuttavia, in alcuni calendari, la festa liturgica viene indicata ancora al 1° novembre perché nella Passio Prima, grande libro dov'è raccontata la storia dei martiri della Chiesa, viene raccontato che dopo 13 mesi di prigionia, il santo venne martirizzato proprio il 1° novembre. Da qualche anno, non essendoci una data precisa a cui fare riferimento per commemorare il santo liturgicamente, è stato ritenuto opportuno riportare la solennità alla seconda domenica di novembre.

La festività liturgica è celebrata in modo solenne, con le messe e la processione per le vie del centro storico e concludendosi in Piazza Garibaldi dove, come vuole la tradizione, dopo la solenne benedizione, verrà posto l’omaggio floreale tra le mani della statua di San Cesario collocata sul timpano della chiesa a 25 metri d’altezza del sagrato.

 

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