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È stato ordinato sacerdote lo scorso 25 marzo, nella parrocchia di Santa Teresa di Gesù Bambino in Legnano, per l’imposizione delle mani di mons. Luca Raimondi, vescovo ausiliare di Milano, Fra Girolamo della Madre di Dio, al secolo Girolamo Carella, Carmelitano Scalzo, originario di San Pietro Vernotico.

 

 

 

Hanno concelebrato col vescovo ordinante don Benedetto Strumiello e don Alessandro Mele, entrambi parroci a San Pietro Vernotico, mentre l’arcivescovo Michele Seccia ha voluto inviargli il suo augurio paterno e fraterno che è stato letto al termine della celebrazione (CLICCA QUI).

Sabato scorso, 15 aprile, invece, ha celebrato la sua prima messa nella chiesa madre di San Pietro Vernotico, sua parrocchia natia dove ha ricevuto i sacramenti ed ha servito all’altare come ministrante sin da piccolo.

Fra Girolamo, 43 anni e già laureato in giurisprudenza, conosce l’Ordine dei Carmelitani Scalzi a Parma nel 2012 e a 33 anni inizia il suo percorso a Ferrara; il 1° ottobre 2021, giorno di Santa Teresa Del Gesù Bambino ha fatto la professione solenne, viene ordinato diacono il 24 aprile 2022, la domenica della Divina Misericordia, per poi essere ordinato sacerdote pochi giorni fa, nel giorno dell’Annunciazione del Signore.

Alla celebrazione eucaristica di sabato ha partecipato don Rudi Piccolo ed hanno concelebrato il parroco don Benedetto Strumiello con mons. Antonio Montinaro, mentre tanti fedeli ed amici hanno voluto manifestare il loro affetto e la loro vicinanza a Fra Girolamo e alla sua famiglia con la partecipazione alla solenne liturgia riunendosi con gioia attorno all’altare per accompagnare con la preghiera questi suoi primi giorni di sacerdozio.

In occasione della celebrazione della prima messa è stato possibile lucrare l’indulgenza plenaria come previsto dall’Enchiridion Indulgentiarum (conc. 27 § 1) alle solite condizioni: confessione, comunione e preghiera secondo le intenzioni del Santo Padre.

 

Prima dell’inizio della messa don Benedetto ha donato, a nome dell’intera comunità parrocchiale, una stola ed una casula bianche che Fra Girolamo che ha indossato durante la celebrazione.

Durante l’omelia Fra Girolamo si è soffermato sull’importanza della fede, prendendo spunto dal vangelo della domenica e dalla figura di Tommaso che ha avuto bisogno di vedere e toccare per credere; ha invitato tutti a seguire l’esempio di Santa Teresa d’Avila: cercare attraverso la continua conversazione con Gesù una relazione d’amore e fiducia costante e crescente verso Dio, un amore puro colto dal senso, in un processo che dura tutta la vita e che si riverserà nell’amore verso il prossimo.

Al termine dell’eucarestia Fra Girolamo si è spostato nella sala “San Pietro” dove ha trascorso un momento di convivialità con quanti hanno scelto di festeggiarlo e di partecipare con lui il taglio della torta.

 

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