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Anche la parrocchia San Nicola e Mater Domini di Squinzano, guidata da don Alessandro Scevola, dopo i festeggiamenti avvenuti nel rione “Nanni”, si appresta a celebrare le festività in onore di Sant’Antonio Abate.

 

 

Ben antica è la tradizione che vede la figura di Sant’Antonio, protagonista dell’inverno religioso squinzanese. Infatti, già dalla seconda metà del XVIII secolo, si testimonia la presenza di un simulacro del santo nella chiesa di San Giuseppe, a soli due passi dalla matrice. La particolarità sta nel volto ligneo del santo che si differenzia dal resto del corpo, realizzato in cartapesta; una somiglianza che si nota anche nella statua di San Giuseppe, titolare della chiesa e della confraternita, segno tangibile che il culto del santo eremita, sia presente a Squinzano già nei primissimi momenti di vita della confraternita e della piccola chiesa che vede la sua costituzione, molti secoli fa.

Squinzano, rende quindi onore al santo, con un solenne triduo che si svolgerà in chiesa Madre domani 23, il 24 e il 25 gennaio mentre, domenica 26 alle 12, ci sarà la benedizione di tutti gli animali sul sagrato della chiesa.

La sera, dopo la celebrazione eucaristica delle 18, ci sarà l’accensione teatrale e piro-musicale della fòcara, costruita in Piazza San Nicola; uno sceneggiato che attraverserà la storia di Sant’Antonio Abate, farà da cornice ai momenti che procederanno l’accensione del falò, per poi culminare la serata attorno al calore del fuoco, con un’ampia degustazione di prodotti tipici e con le allegre note di musica tipica salentina che allieteranno l’intera serata di festa.

 

 

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