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In vista del 25° anniversario di sacerdozio di don Gianni Ratta, parroco di Giorgilorio, la sua attuale comunità che egli ha guidato dal 2022, ha inviato per la circostanza un pensiero augurale.

 

 

Caro don Gianni,

non è facile dar voce a ciò che sentiamo in occasione dei tuoi 25 anni di sacerdozio perché, quando i sentimenti toccano le corde più profonde del cuore, i pensieri si aggrovigliano e la bocca non riesce ad esprimersi. È la tua comunità che ti parla: bambini, ragazzi, giovani, adulti, anziani, i volti che incontri quotidianamente e anche quelli che non sono così assidui tra queste mura. 

Ti ringraziamo per quello che sei e per la tua scelta sacerdotale, non certo facile di questi tempi. Noi pensiamo che ogni sacerdote sia un dono e insegni alla sua comunità un carisma specifico che lo contraddistingue. Sei arrivato tra noi da soli due anni e ci hai insegnato, con il tuo stile schietto e diretto, ad affrontare le difficoltà senza paura, a “gettare il cuore oltre l’ostacolo”, certi che questo cuore sia custodito tra le braccia amorevoli di Gesù.

Venticinque anni di sacerdozio ti hanno riempito di polvere i piedi, soprattutto quando sei volato verso la tua cara Africa, continente per te ricco di fascino, laddove hai potuto trovare Gesù nei tanti volti che pure non lo hanno mai conosciuto. Anni appassionati che hanno fatto “tremare le vene e i polsi” chissà quante volte e caricato sulle spalle i dubbi di centinaia di persone. Ti hanno fatto sperimentare, anche, l’infinita misericordia di Dio, capace di prendere la debolezza umana e trasformarla in forza di fede per il singolo e per tutto il popolo. La nostra parrocchia non è il tuo primo amore. Nel tempo ce ne sono stati altri e tutti ti devono gratitudine profonda e conservano con te un legame di affetto fraterno, capace di attraversare ogni distanza. 

Un prete, un parroco non è mai fuori dal mondo. Al contrario, lo attraversa con la responsabilità di un compito arduo e meraviglioso: essere messaggero di pace e missionario tra la gente affidata alle sue cure. In questo viaggio ci siamo incontrati, ci siamo dati appuntamento sotto la nostra tenda e abbiamo iniziato a conoscerci a vicenda, scoprendo ognuno i pregi e i difetti dell’altro, superando piccole e grandi difficoltà e vivendo momenti bellissimi e di vera gioia. Ciascuno di noi ha i suoi limiti, ma essere innamorati di Gesù e sentirsi fratelli nel Suo nome permette di superare le difficoltà, che non sono mancate, né ora né in passato.

Abbiamo imparato ad apprezzare di te la testardaggine, ma anche la grande generosità quando sogni una parrocchia che sia “una casa senza porte, dove ogni domanda è legittima, ogni interrogativo è ascoltato, per andare incontro a coloro che oggi hanno nel cuore non più la fede, ma soltanto tante domande e, per altro, confuse. […]; una casa in cui riecheggia ogni giorno la Parola buona del Vangelo, una casa in cui si distribuisce il pane caldo dell’accoglienza, dell’amicizia, dell’ospitalità, dell’ascolto, della condivisione che sono i nomi feriali e quotidiani dell’Eucaristia…” E tanto altro…

Che dire? Il tuo cuore è grande e la nostra speranza è che il tuo viaggio sia ancora lungo ed emozionante e che possiamo condividere con te una parte del cammino. 

Tanti auguri don Gianni, la fede sia sempre una fiamma viva nel tuo cuore. Il Signore ti custodisca sempre e ti permetta di essere un padre amorevole per quanti incontrerai. Ti vogliamo bene!

 

 

 

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