Anche se per il terzo anno consecutivo la ricorrenza di San Giuseppe è privata dei suoi tradizionali momenti folkloristi, è festa nella cappellina del Santo riaperta finalmente al culto. 

Quando nel marzo 2020 l’Italia entrava in lockdown, era tutto pronto nella cittadina a nord di Lecce per i festeggiamenti in onore del santo patriarca. Purtroppo, quella fu la prima di una serie di festeggiamenti annullati a causa del pericolo pandemico, pericolo che sembra essere sempre più alle spalle, con il progressivo miglioramento della situazione epidemiologica in Italia, tanto che mancano oramai solo poche settimane al tanto atteso ritorno delle manifestazioni pubbliche di pietà popolare, care alla memoria ed alla tradizione dei pugliesi (LEGGI).

Anche quest’anno però purtroppo la festa in onore di San Giuseppe Patriarca si vede essere privata dei suoi tradizionali momenti: la festa attorno alla chiesetta, la tavolata, la gara della cuccagna e la processione per le vie del centro. Quella di San Giuseppe è uno dei festeggiamenti più tipici della città di Trepuzzi, che vanta tra le chiese più antiche proprio quella eretta in onore del padre putativo di Gesù, costruita nel corso del XVII secolo dalla nobile famiglia Petrucci come loro cappella sepolcrale.

Nella chiesa di San Giuseppe però sono tornate le celebrazioni eucaristiche. Fin dal giorno 10 marzo, ogni giorno al mattino il parroco don Antonio Bruno ed il viceparroco don Alessio Seconi hanno presieduto la messa e la novena in onore del padre putativo di Gesù. Ogni pomeriggio invece i fedeli si sono radunati per la recita del rosario e della coroncina in onore del santo.  

Domani, giorno della festa, le celebrazioni saranno al mattino alle ore 8.30 e alle 11, mentre a sera alle ore 18 la celebrazione eucaristica torna a celebrarsi tradizionalmente nel piazzale antistante alla rettoria, con l’altare allestito sul sagrato della chiesa. La santa messa vespertina della solennità sarà celebrata in suffragio di tutti i padri che hanno terminato la loro vita terrena.