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Si è svolta ieri sera la solenne concelebrazione eucaristica - presieduta dall’arcivescovo Michele Seccia - per presentare alla comunità don EmanuelRiezzo, nuovo amministratore apostolico di San Michele Arcangelo in Trepuzzi e per salutare don Enrico Chirizzi.

 

 

"Questo - ha sottolineato Seccia nell’omelia - è un momento importante per la comunità e per la storia di ognuno di noi. Cristo è il nostro mare e la terra che ci viene affidata è il luogo dove esercitare il mandato che Cristo ci ha affidato. A te don Enrico la gratitudine di tutta la diocesi ma anche personale". Ha poi aggiunto: "Dio ci fa crescere perché siamo al suo servizio, gli anni si susseguono, le persone lasciano il loro segno tenendo sempre presente chi ha edificato e al futuro il compito di mantenere ciò che è stato edificato; non tanto una struttura materiale bensì una comunità di fede radunata attorno all'altare e all'Eucarestia facendo di noi un solo corpo e un solo spirito". Ha concluso augurando a don Emanuel di metterci tutto il suo entusiasmo giovanile aiutato e accompagnato da Cristo e da Maria Santissima.

Dopo la comunione don Enrico ha riassunto i suoi ringraziamenti in tre parole: Grazie in primis alla Santa madre Chiesa, a Padre Michele (fratello e amico di adolescenza) e a tutti quanti nessuno escluso.
Auguri di buona salute e di santità per un buon prosieguo e in modo particolare a don Emanuel. La terza parola preghiamo gli uni per gli altri diventando un solo corpo e un solo spirito.

Infine, il saluto di don Emanuel: "Per un sacerdote il sogno più grande è diventare parroco, inizialmente non lo comprendevo in quanto il mio sogno era diventare sacerdote ma con il passare del tempo ho maturato in me il desidero di diventare parroco guardando al futuro senza dimenticare o cancellare il passato". Ha ringraziato in primo luogo don Enrico per ciò che è stato e per ciò che sta lasciando. Parlando di passato non ha potuto non ricordare il caro don Antonio Pellegrino: padre fondatore e ormai "nonno di questa comunità”. Ha continuato estendendo i ringraziamenti alla famiglia, agli amici, alle autorità civili e militari di Trepuzzi e Surbo, ai confratelli e alla comunità madre "Santa Maria del Popolo" in Surbo sempre presente con l'affetto e con gesti concreti ma soprattutto con la preghiera. Infine un grazie speciale all'arcivescovo esaltando la bellezza della diocesi leccese e non solo. Ha concluso dicendo: "pregate per me, per don Enrico, per il vescovo e per tutti i presbiteri perché la vostra preghiera è la nostra forza".

 

 

 

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