Si rinnova anche quest’anno a Trepuzzi l’antico pellegrinaggio che vede i fedeli recarsi alla cappella votiva dedicata alla Natività della Vergine Maria.
La festa della Natività di Maria segna, nel calendario liturgico della cittadina, un punto di riferimento popolare per segnare la fine del periodo estivo e l’inizio di quello autunnale. Non solo cronologico, ma anche simbolico: infatti questa celebrazione avviene da secoli fuori il centro urbano, nella contrada Vigneri, dove anticamente era diffusa la coltivazione della vite. Questa zona del feudo Trepuzzi era una delle poche ad accogliere le pratiche della viticoltura, ed in questa zona da secoli l’8 settembre, all’inizio del periodo della vendemmia, i fedeli si recavano per festeggiare il “compleanno” della Madre celeste, da sempre amata e venerata nella cittadina del nord salento.
La devozione dei Trepuzzini alla Madonna del Vigneri era tale che nel 1916 iniziarono a costruire una nuova cappella che fosse ancor più vicina al paese. Promossa l’iniziativa da una pia donna della città, tale Paolina Miglietta, con il contributo suo personale e di tutto il popolo, su un piccolo suolo del fondo denominato Marsiglio, donato dal sig. G. Miglietta fu Luigi, cominciarono i lavori del nuovo sacro edificio fatto di pietra leccese e tufo, che rallentati dal primo conflitto bellico e dalla crisi del tempo, furono ultimati nel 1921, ricorrendo così quest’anno il centenario della Chiesa. Il comitato guidato dal parroco don Gabriele Morello, nonostante il periodo non favorevole, ha promosso sobri festeggiamenti che consentissero il mantenimento della plurisecolare devozione. Dopo il triduo nei giorni precedenti e la tradizionale messa mattutina della solennità, nel pomeriggio di oggi il concerto bandistico cittadino animerà le vie del rione. Alle 19 ci sarà il canto dei secondi vespri e alle 19.30 la solenne celebrazione eucaristica presieduta da mons. Flavio De Pascali, parroco della cattedrale di Lecce.
La speranza è che presto possa passare questa triste pandemia per poter celebrare al meglio questo storico anniversario e valorizzare questo sacro luogo, punto di partenza o meta di runner e jogger avventori dell’adiacente percorso della salute, e che talvolta fermandosi rivolgono una preghiera alla Madre del cielo.