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Dopo che Papa Francesco lo scorso 24 dicembre ha aperto la Porta Santa della basilica di San Pietro in Vaticano, domenica prossima 29 dicembre, Festa della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe, si celebrerà l’apertura del Giubileo in tutte le altre Chiese particolari. Così avverrà nella diocesi di Lecce.

 

 

 

 

Il rito di apertura dell’Anno Santo nelle diocesi, curato dal Dicastero per l’evangelizzazione, prevede dunque tre momenti diversi. Il primo è il raduno detto collectio in una chiesa vicina: a Lecce sarà la basilica di Santa Croce ad accogliere i fedeli alle 17,30. Dopo i riti di introduzione e la lettura di alcuni brani della Bolla di indizione, si annuncerà al popolo l’Indulgenza giubilare, che potrà essere ottenuta secondo le dovute prescrizioni per quanti visiteranno e parteciperanno alle celebrazioni in cattedrale (LEGGI).

Il secondo momento - il pellegrinaggio - previsto a seguire, prenderà la forma di una processione che da Santa Croce si snoderà verso la chiesa cattedrale per celebrare il giorno del Signore nella Festa della Santa Famiglia e aprire così l’Anno Giubilare, accolto come dono di Dio. È il segno del cammino di speranza che, illuminato dalla Parola di Dio, accomuna il popolo pellegrinante dietro la Croce di Cristo, come raffigurato nel logo del Giubileo: «in un mondo nel quale progresso e regresso si intrecciano, la Croce di Cristo rimane l’ancora di salvezza: segno della speranza che non delude perché fondata sull’amore di Dio, misericordioso e fedele» (Papa Francesco, Udienza generale, Piazza San Pietro, 21 settembre 2022).

L’ingresso in cattedrale sarà il terzo momento cui seguirà la celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo Michele Seccia e concelebrata dall’arcivescovo coadiutore Angelo Raffaele Panzetta, dai presuli emeriti presenti in diocesi (Palmieri e Pezzuto) e dai presbiteri diocesani e religiosi.

L’ingresso del popolo di Dio nella cattedrale avverrà attraverso la porta che dà direttamente su Piazza Duomo, segno di Cristo, che non è da intendersi però come Porta Santa. Nella stessa Bolla Spes non confundit, infatti, vengono indicate come Porte Sante solamente quella della basilica di San Pietro e delle altre tre basiliche papali, ossia San Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore e San Paolo fuori le Mura con l’eccezione di un’ulteriore Porta Santa, per espresso desiderio del Papa, nel carcere di Rebibbia a Roma “per offrire ai detenuti un segno concreto di vicinanza”.

Sulla soglia della cattedrale poi l’arcivescovo innalzerà la croce e, rivolto verso il popolo, con un’acclamazione lo inviterà alla venerazione del «dolce legno che porta appeso il Signore del mondo» (Inno del Venerdì Santo “Passione del Signore”). Varcata la porta l’arcivescovo presiederà il rito della memoria del Battesimo e farà l’aspersione con l’acqua, memoria viva del Battesimo, porta d’ingresso nel cammino di santità nella Chiesa. La croce verrà collocata su un baldacchino già preparato sull’altare maggiore della cattedrale e lì vi resterà fino alla chiusura del Giubileo (VEDI FOTO DI COPERTINA).

Tutto il rito verrà trasmesso in diretta da Portalecce Tv (pagina Fb) e da Telerama (ch 15).

Tutti sono invitati a prendere parte a questo importante evento fin dal primo momento del raduno a Santa Croce. Infine, vista la particolarità e significatività di questo avvenimento, saranno sospese, nella giornata di domenica 29 dicembre, tutte le altre messe pomeridiane e serali nel territorio diocesano al fine di favorire la più ampia partecipazione di clero e di fedeli coinvolgendo quanto più possibile il popolo di Dio.

 

 

 

 

 

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