“Buongiorno Maria con gli occhi pieni di malinconia. Buongiorno Dio, da oggi ci sono anch’io”. Toto Cutugno nelle sue canzoni ha sempre parlato del suo rapporto con la fede.
“Alla malattia devo il fatto che mi sono riavvicinato a Dio. Credente lo sono da sempre, ma ora posso dire di avere un contatto diretto col Padreterno. Quando mi sento giù mi rivolgo direttamente a Lui”. Toto Cutugno, scomparso ieri all’età di 80 anni, lo aveva confidato recentemente a Gigi Vesigna.
È stato senza dubbio, l’autore italiano di musica leggera più noto nel mondo, Russia compresa. Quindici partecipazioni al Festival di Sanremo all’attivo (con una storica performance nel 1990 in coppia con Ray Charles), autore di hit amatissime anche all’estero, da L’Italiano a Il tempo se ne va, La mia musica, Solo noi, per citarne solo alcune. Vincitore nel 1990 dell’Eurovision song contest.
Scompare un cantautore amato, ma rimarranno le melodie e i testi delle sue più belle canzoni: Una vita che scivola via. L’inventario dei miei giorni migliori. Per un cuore senza ipocrisia. Le mie canzoni che sfidano il tempo.