Come già precedentemente anticipato, la Gifra di Squinzano è una vera e propria fucina di talenti ed è bello poter raccontare singolarmente qualcosa di questi ragazzi che, seppur giovanissimi, da anni spendono la loro vita nella cura del prossimo e nella salvaguardia di valori civili e profondamente cristiani, senza per questo trascurare lo studio e la costruzione di un futuro lavorativo.
Angela Garzia, studente ventiquattrenne di biologia ed ecologia marina e costiera, attualmente in Francia per completare il suo percorso di studi, è la presidente del gruppo. Prima di entrare nel vivo della conversazione, racconta brevemente se stessa e il suo impegno: “Sono in Gifra dall’età di 13 anni, presidente della Gifra da quasi due, attiva in parrocchia e nella comunità squinzanesi insieme a tutta la fraternità, composta da 10 adulti e 13 adolescenti in formazione. La fraternità è coinvolta in attività di volontariato e servizio presso rifugi, canili comunali, punto ristoro per bisognosi, corsi di integrazione per ragazzi richiedenti asilo, animazione musicale nelle case di riposo e centri per anziani, e animazione della messa domenicale e delle altre funzioni religiose. Il Signore mi ha dato in dono la passione per la musica e la voce, che utilizzo per pagarmi gli studi cantando ad eventi e concerti, e la metto a disposizione, insieme a tutti gli altri gifrini, per allietare chi ha bisogno di compagnia o chi vuole accompagnare con la musica un momento importante come matrimoni e battesimi”.
“Sono impegnata personalmente – prosegue Angela - in tutte queste attività e mi occupo inoltre, all’interno di un team di volontari animalisti, della gestione della Colonia Felina del cimitero di Lecce, promuovendo la sensibilizzazione alla sterilizzazione, alla lotta al randagismo e all’abbandono, e altre campagne a favore della tutela dell’ambiente marino e terrestre”.
“Il mio cammino Gifra – torna agli inizi la presidente Gifra - è iniziato nel 2008, ed è incominciato per puro caso: entrando nella stanza “sbagliata” della Parrocchia (chi lo sa... forse non era la porta sbagliata), mi sono imbattuta in questo gruppo di ragazzi che parlavano delle schiavitù della vita, e si erano legati le gambe alla sedia su cui sedevano con dello spago. Pensai fossero dei matti. Ma il volto di quello che era l’allora animatore, Mauro, trasmetteva fiducia... mi disse: “no, non c’è la persona che cerchi... ma ci siamo noi! Entra! Ti stavamo aspettando!”. E mi sono fidata. E da allora, io e quei ragazzi non ci siamo mai più lasciati. Ringrazio tutti coloro che in questi lunghi anni di cammino sono stati i miei animatori, e mi hanno guidato nel mio percorso di formazione, aiutandomi a diventare a mia volta animatrice Gifra, tutti i padri spirituali e i delegati dell’Ordine francescano secolare che ci accompagnano nel nostro cammino di crescita spirituale. Ringrazio tutti i miei compagni di viaggio, i miei fratelli, a quelli che hanno deciso di non continuare, a quelli con cui ho condiviso solo un pezzo di viaggio, e a quelli con cui cammino da una vita. E ringrazio, non per ultimi, Colui che mi ha donato della fede, e mi ha regalato il dono prezioso della fraternità, e San Francesco, il suo umile servo, per me grande esempio e modello di vita”.
“Di certo – continua nel suo racconto - non posso dire di essermi mai annoiata da quando sono in parrocchia! Il gifrino è chiamato all’impegno attivo in parrocchia e alla partecipazione... e io, insieme a tutti i membri della fraternità, sono sempre stata e sono tuttora in prima linea al servizio della mia comunità parrocchiale, a volte sacrificando gli impegni personali. Ovviamente, in cambio, ricevo sempre tanto: l’affetto di tutti i parrocchiani felici di sentirci animare la messa domenicale o altre ricorrenze religiose, il sorriso degli anziani a cui portare un conforto, la gioia di chi sa di poter contare su di te, la sicurezza di sapere che quel posto che tutti chiamano solo chiesa per te è anche casa.”
Angela è assolutamente convinta che la sua vita non sarebbe stata la stessa senza in suo impegno in Gifra. “Il Francescanesimo, punto saldo di un gifrino, mi ha resa quella che sono. È grazie all’amore per il creato e di tutte le sue creature di San Francesco, se sono animalista e ambientalista attiva sul territorio, se persino il mio percorso di studi ha l’obiettivo la tutela e la salvaguardia ambientale (in particolare quello marino), ed è grazie all’esperienza parrocchiale se sono coinvolta in prima persona in attività di volontariato e servizio per il prossimo. Senza la Gifra, non sarei quella che sono oggi”.
Da poco la fraternità di Squinzano ha accolto degli adolescenti che intendono incominciare un percorso di fede. “Io li chiamo, affettuosamente, ‘cuccioli’ – conclude Angela. Ecco, ai miei cuccioli, e a tutti coloro che intendono intraprendere un percorso di fede, sento di dire questo: lasciatevi coinvolgere dall’amore, quello vero, quello che muove il mondo e dà un senso a tutte le cose. Mettetevi al servizio del vostro fratello, non dando le briciole del vostro tempo e delle vostre energie, ma senza risparmiarvi mai. Siate quel pentagramma su cui Dio scriverà, nota dopo nota, la melodia più bella della vostra vita”.