Natalia Taurino, una bambina di otto anni, scrive una letterina a Papa Francesco per raccontargli della malattia della mamma e chiedergli una preghiera ed il Santo Padre telefona alla famiglia per benedirla.
Ore 11.30 circa del 19 giugno, il telefono squilla, sul display un numero privato: “Pronto, la signora Maria Luisa Bascone? Benissimo, sono Papa Francesco”. Uno scherzo? Un sogno? Invece dall’altro capo del filo c’è proprio Lui, Papa Francesco.
Maria Luisa, che è in Sicilia dalla madre, com’è prevedibile, va in confusione. Mille domande le si affollano alla mente: “come bisogna rivolgersi al papa? quali le regole formali?”. Le parole mancano: “Avrei voluto dirgli tante cose, ma non ho detto quasi nulla”. Difficile realizzare con razionalità la situazione. “Ero al telefono con Papa Francesco!!!”- afferma quasi ancora incredula. “Per fortuna che c’era mia mamma con me - aggiunge - altrimenti non riuscirei ancora a credere di aver ricevuto questa telefonata che definisco surreale”.
Per capire l’origine di questa fiaba moderna bisogna andare indietro nel tempo di un anno e mezzo circa. Maria Luisa Bascone, siciliana d’origine, sposa del salentino Cristian Taurino, vive a San Cesario ed è la giovane mamma di Natalia, otto anni. La felicità della famigliola è allietata dalla nascita di Matteo il 18 gennaio 2018.
Ma ecco l’ombra cupa della malattia oscurare la loro gioia. Maria Luisa, poco dopo la nascita di Matteo, scopre di avere un tumore. “Mio marito ed io ci siamo aggrappati alla fede più di prima, come ad un’ancora di salvezza”.
Nell’aprile 2018 la famiglia Taurino si reca a Molfetta, in occasione della visita del Papa per i 25 anni dalla morte di don Tonino Bello. La piccola Natalia chiede alla mamma di poter scrivere una letterina a Papa Francesco, con la speranza di potergliela consegnare a mano. Ciò non accade, ma la letterina partirà alla volta del Vaticano più tardi, grazie ad amici di papà Cristian.
“Nella lettera - racconta Maria Luisa con voce commossa- Natalia si dichiara grata e felice per la nascita del fratellino, ma preoccupata per la sua mamma che ha una brutta malattia. Per lei chiede al Papa preghiere e benedizioni”.
“Abbiamo messo i numeri di telefono – aggiunge Maria Luisa - per non tralasciare alcuna possibilità: Papa Francesco ci ha abituati ad un suo modo speciale di essere vicino alla gente; tuttavia altro è sentir raccontare, altro è pensare che parlare con il papa possa veramente capitare a te”.
Maria Luisa continua a parlare in un crescendo di emozioni che danno i brividi. “Papa Francesco mi ha detto di aver telefonato perché: commosso dalle parole di Natalia”. Emozioni uniche traspaiono dalla voce di Maria Luisa quando ricorda che il Papa le ha assicurato la costante preghiera, ha chiesto dei bambini e ha benedetto lei, i piccoli e tutta la famiglia. Si è anche informato sul decorso della malattia, esortandola “a tenere duro e a non mollare mai”.
“Molti mi chiedono -conclude- se ho registrato la telefonata, ma io non l’aspettavo, ero immersa in un’atmosfera irreale; non ricordo nemmeno tutto quello che papa Francesco mi ha detto. Mi è dispiaciuto che i bambini non fossero in quel momento in casa. Natalia avrebbe potuto parlare con lui”.
La voce di Maria Luisa esprime tutta la gioia, la commozione e quasi l’incredulità per un’esperienza straordinaria, inattesa, che a lei, e non solo, riempie il cuore di gioia, di forza e di speranza.