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Un gruppo di giovani provenienti da Padova accompagnati da tre sacerdoti e dai loro educatori sono nel Salento per vivere un camposcuola itinerante sulle tracce di don Tonino Bello.

 

 

Nei giorni scorsi sono stati ospiti della comunità parrocchia di Santa Rosa in Lecce e prima di partire a piedi verso Leuca hanno voluto lasciare a Portalecce il racconto della loro esperienza che qui pubblichiamo integralmente.

“Abbiamo da poco iniziato il pellegrinaggio a piedi che ci porterà da Lecce a Santa Maria di Leuca. Siamo un gruppo di 23 persone: tra noi ci sono tre sacerdoti, alcuni educatori di Azione cattolica e giovani dai 20 ai 30 anni. Proveniamo da Padova:  le nostre  parrocchie si trovano nel territorio del Conselvano, a sud di Padova.

Dal 15 al 23 agosto partecipiamo ad un camposcuola itinerante nel Salento, sulle orme di don Tonino Bello. Ieri abbiamo fatto la nostra prima tappa fino a Copertino: fino a ieri mattina siamo stati ospiti della parrocchia di Santa Rosa a Lecce.

Quello che più ci ha colpito da subito è stata l’accoglienza in questa bellissima terra salentina: il parroco don Damiano Madaro assieme a Piero Della Ducata e ai volontari della Caritas parrocchiale ci hanno dato da dormire e da mangiare (parecchio e squisito!!!).

Sono proprio buone le premesse perché questo camposcuola possa riuscire bene: non siamo podisti e non siamo chiamati a realizzare nessuna particolare impresa sportiva (anche se faremo circa 100 chilometri). Il nostro vorrebbe essere un percorso fisico e interiore, cogliendo la bellezza di queste terre e mettendoci in ascolto di noi stessi, del nostro cuore, aiutati dalla Parola di Dio e dalla testimonianza evergreen del vescovo Tonino Bello.

Ieri mattina abbiamo iniziato la giornata leggendo un versetto del libro del profeta Osea (11, 1-3): 'ad Efraim io insegnavo a camminare tenendolo per mano'. Come Dio ha guidato tanti anni fa il popolo d’Israele nel suo cammino di liberazione, vogliamo credere che ancora oggi Lui ci chiama per nome e , tenendoci per mano, ci insegna a fare dei passi di speranza e di profezia nelle nostre terre, nella nostra Italia che ha bisogno di coraggio e di aprirsi a strade nuove di misericordia e pace.

Sentiamo vivo per noi l’augurio che don Tonino fa a chi cerca la gioia: 'Che anche voi, scrutando i segni, possiate dire così: Resta poco della notte, perché il sole sta già inondando l'orizzonte'.

Proveremo ad allenarci a cogliere i segni di vita di questo  tempo, di questo pellegrinaggio, delle strade, delle famiglie e delle comunità che incontreremo. Speriamo di riempire la valigia del nostro cuore di tanta luce e, al nostro ritorno a Padova, di condividerla con le nostre parrocchie”.

 

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