Provincia di Lecce e Asl Lecce insieme per il Progetto “Rete Argento – Prima Accoglienza”, l’accordo siglato tra i due Enti, sotto l’egida della Regione Puglia, finalizzato a potenziare i servizi sanitari a forte integrazione sociale attraverso figure professionali come assistenti sociali, con il coinvolgimento della società in house della Provincia di Lecce Alba Service.
Grazie a questo provvedimento si è potuto evitare il licenziamento del personale Albaservice. Infatti, 10 assistenti sociali e 1 collaboratore amministrativo professionale ad indirizzo sociologico della società partecipata saranno impiegati nell’ambito del progetto Asl “Rete Argento” e assegnati ai Distretti socio sanitari della Asl.
E oggi questi lavoratori si sono ritrovati presso la sede della direzione generale della Asl in via Miglietta a Lecce, per iniziare la formazione. Una settimana dedicata alla condivisione di procedure e strumenti operativi per dare avvio effettivo ai servizi sul territorio.
Hanno portato i loro saluti agli operatori l’Ufficio di Presidenza della Provincia di Lecce attraverso Andrea Romano con il dirigente provinciale dei Servizi sociali Carmelo Calamia, il direttore generale della Asl di Lecce Rodolfo Rollo, il direttore amministrativo Asl Antonio Pastore, il direttore generale Albaservice Paolo Stefanelli e la responsabile del progetto Rete Argento Maria Grazia Sanarica.
Soddisfatto il presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva: “Con questo progetto, in linea con l’impegno e lo sforzo della Asl e dei Distretti, si tenta di impedire che le fragilità sociali si trasformino in marginalità. La Regione Puglia, attraverso la Asl Lecce, ha confermato l’impegno a sostenere le ragioni dell’occupazione nel Salento, andando a rafforzare un ambito così delicato e prezioso come quello della rete dei Servizi sociali. La collaborazione tra Provincia di Lecce e Ente regionale, che allarga il campo di azione delle competenze e delle funzioni in ambito sociale, permette di scongiurare i licenziamenti degli assistenti sociali dipendenti di Albaservice, che avrebbero avuto maggiori difficoltà ad essere ricollocati a seguito della riforma delle Province. Un percorso lungo e complicato, portato avanti grazie anche al coinvolgimento della Prefettura, e che oggi arriva a felice conclusione”.
I lavoratori saranno assegnati ai Distretti socio sanitari della Asl Lecce. Tra i loro compiti: incrementare le attività della Pua (Porta Unica d’Accesso), sia per ciò che riguarda il front office (accoglienza, informazioni di primo livello, orientamento), sia di back office (presa in carico dell’utente, raccordo con i soggetti coinvolti); rafforzare la collaborazione con i Servizi sociali professionali operanti nei Comuni e negli Ambiti sociali per la presa in carico di cittadini con particolari fragilità; favorire la gestione delle dimissioni protette delle categorie fragili, in maniera congiunta con gli assistenti sociali ospedalieri e con il personale medico e sanitario dei Presidi; garantire la partecipazione dell’assistente sociale nei C.Or.O, Centro Orientamento Oncologico, di prossima istituzione; migliorare l’assistenza degli utenti presi in carico dai servizi socio sanitari di tipo residenziale o semiresidenziale dove non è perseguibile l’offerta domiciliare; potenziare il sistema informativo di rilevazione dei bisogni.
Il Progetto “Rete Argento- PrimaAccoglienza” è nato alla fine del 2018 per il superamento delle criticità nel raggiungimento dei Livelli essenziali di assistenza del settore, anche in ragione del crescente numero di pazienti assistiti in regime di Assistenza domiciliare integrata o in strutture residenziali e semiresidenziali che fanno riferimento alla rete di servizi socio sanitari.
Questa collaborazione consentirà di realizzare il Progetto tramite personale competente, con esperienze significative in attività di supporto agli Ambiti di Zona, e che riguardano le funzioni precedentemente assegnate alle Province in materia di servizi sociali.
La collaborazione tra gli Enti, dunque, ha un duplice obiettivo: potenziare i “Servizi sanitari a forte integrazione sociale attraverso l’acquisizione di figure professionali quali assistenti sociali” e consentire alla Provincia una programmazione delle attività per il soddisfacimento di bisogni di utilità sociale richieste dal territorio.