L’età adolescenziale è a rischio dipendenze. Il processo formativo ancora incompleto può rendere gli adolescenti soggetti fragili e indifesi. Per molti di loro diventa difficile rimanere impassibili davanti alle sirene di droghe e alcool, mentre il tempo trascorre davanti ad uno schermo attraverso il quale possono essere veicolate pulsioni negative, come le challenge lanciate da alcuni social network.
Che fare per proteggerli e, soprattutto, per aiutarli a proteggersi? Considerando che i ragazzi vivono i momenti più significativi in età scolare, ne consegue che la scuola diviene luogo di elezione in cui progettare ed attuare programmi di prevenzione.
Nasce così l’idea di portare gli esperti nelle aule scolastiche e ispirato dal dott. Claudio Casile, pediatra del “V. Fazzi”, prende forma il progetto “Io non dipendo” che viene promosso e reso operativo dal Rotary Club Lecce Sud (sotto la presidente di Stefania Mandurino prima, ora di Ascanio Carlucci), in collaborazione con l’Associazione di Psicologia cognitiva integrata (Psyi).
L’iniziativa, avviata nell’anno scolastico 2019-2020, aveva destato un immediato e vasto riscontro nelle scuole, tanto che è apparso naturale promuovere la seconda edizione svoltasi con modalità a distanza per le restrizioni Covid. Nel frattempo, secondo le indicazioni programmatiche del governatore Rotary Giuseppe Seracca Guerrieri, il progetto ha solcato i confini della provincia di Lecce diventando distrettuale, quindi a disposizione dei 57 Rotary Club di Puglia e Basilicata.
A Lecce, nell’anno in corso, i destinatari del percorso formativo sono stati gli studenti delle prime classi dei Licei Palmieri, Virgilio, Banzi, De Giorgi e degli Istituti tecnici Olivetti, Deledda e Presta Columella con incontri condotti dalle psicologhe e psicoterapeute Angela Verardo, Mara D’Andrea, Carola Liaci, Mariangela Giustizieri, Caterina Rollo, Elena Petraroli e dagli avvocati Gianni Zecca, Alessandro Troso, Donata Perrone, Alessandra Costantini, Gabriella Lezzi, Francesco Stanca.
Il tema delle dipendenze è stato affrontato da due diverse prospettive e in due momenti diversi: una prima fase è stata dedicata agli aspetti psicologici, emotivi e comportamentali che sottostanno allo sviluppo di una dipendenza e una seconda fase, invece, dedicata all’informazione circa i rischi legali conseguenti alla dipendenza.