Festa, sorrisi, emozioni in Piazza Duomo a Lecce in una domenica pomeriggio dedicata da Cuore Amico ai suoi bimbi speciali. L’evento così come accade da ventuno anni si sarebbe dovuto tenere la domenica delle Palme ma è stato differito a causa dell’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia Covid-19.
Sono entrati a far parte della grande famiglia della onlus salentina sette nuove famiglie e di conseguenza sette nuovi bambini, due le nuove auto attrezzate e cinque i contributi economici che mons. Michele Seccia ha benedetto, prima della consegna. Sono sette, dunque, i nuovi meravigliosi sorrisi ed hanno un nome Desiree, Giorgia, Emanuele, Joele, Marco, Nicolas, Karim.
“Questi sono i segni di speranza, se non abbiamo speranza ci fermiamo e ci piangiamo addosso, invece le lacrime possono scendere anche di sera o di notte quando siamo stanchi, oppure all’inizio di una giornata, ma diventano segno di coraggio e soprattutto di speranza sapendo che se anche ci sono delle ore buie perché si è soli ma quando arriva il sole ci si risveglia con il calore della solidarietà; questi gesti hanno creato una sensibilità e un coinvolgimento concreto, non apparente e tutto circola grazie ad una rete che è la nostra forza e deve esserlo sempre di più. Grazie a tutti, grazie a Cuore Amico”. Queste le parole di mons. Michele Seccia dopo aver benedetto (GUARDA https://youtu.be/u3ImjCx_CkI) le macchine attrezzate.
“Sette nuovi angeli entrano nella nostra grande famiglia - ha commentato il presidente Paolo Pagliaro -. In questo lungo periodo di emergenza sanitaria siamo sempre stati accanto a chi ha avuto bisogno, cambiando anche mission e consegnando migliaia di pacchi di generi alimentari alle famiglie che hanno potuto tirare un sospiro di sollievo, perché la crisi economica ha accompagnato purtroppo anche quella sanitaria. Continueremo a impegnarci alacremente in modo che nessuno resti indietro”.
“Ringrazio mons. Michele Seccia - ha concluso Pagliaro - per la vicinanza che da sempre dimostra per la nostra missione. Questo è un altro segno della chiesa cattolica che in Italia è un baluardo dell’amore e della fratellanza; questi valori devono contraddistinguere sempre la nostra comunità. E ringraziamo anche Don Attilio Mesagne per l’impegno, in questo ultimo anno e mezzo è stato il trait d'union tra associazioni, bisogni e cittadini. Da domani ci proiettiamo già verso la prossima edizione sperando, ne sono certo, di poterla festeggiare il giorno della Domenica delle Palme, ritornando alla normalità”.
Tutto questo è possibile grazie alla caparbietà della macchina organizzativa e grazie al grande cuore di un Salento che non tradisce mai ed è sempre pronto ad aiutare il prossimo, perché come dice Papa Francesco: “Dalla fraternità vissuta in famiglia, nasce la solidarietà nella società, che non consiste solo nel dare ai bisognosi, ma nell'essere responsabili l’uno dell'altro. Se vediamo nell'altro un fratello, nessuno può rimanere escluso, nessuno può rimanere separato”.