Incantati, grandi e piccoli, davanti al presepe artistico voluto dall’arcivescovo Michele Seccia e realizzato in Piazza Duomo dall’amministrazione comunale di Lecce guidata da Carlo Salvemini.
Anche l’obiettivo di Arturo Caprioli - noto fotoreporter leccese, degno erede del padre Vittorio, da sempre fotografo ufficiale dei vescovi che si sono succeduti sulla cattedra di Oronzo, da mons. Minerva fino a mons. Ruppi, prima di lasciare il testimone al figlio che ha immortalato tanti momenti della vita pubblica e soprattutto liturgica degli arcivescovi D’Ambrosio e Seccia - non ha resistito alla tentazione di fermare gli istanti (GUARDA) quasi magici della ‘piccola Betlemme’ in stile salentino realizzata nella piazza più bella della città.
Compagne della sua Nikon - per trasformare la realtà in immagine e in memoria da consegnare ai posteri e per fissare come sigillo l’atmosfera natalizia - a commento degli scatti, la lirica ‘Natale è un pezzo di pane’ di Dario Marangio (riportata in coda all’articolo) e le note del sax di Pietro Santoro.
Natale è un pezzo di pane
che tanti può sfamare,
che non voglio trattenere,
ma che da queste mie mani
non devi strappare,
perché si può trasformare
in "pane spezzato"
che possa sostenere,
ed entrambi lenire,
nella fatica di vivere,
mai nel desiderio di morire!
Ci accomuni, della vita,
il pane di una nuova attesa:
io riuscirò a dirti
del mio sempre nuovo stupore
che, oltre ogni affanno,
la tua pretesa
non farebbe svanire,
ma che si alimenta, ogni anno,
della scintilla nuova di un avvento!
Il Natale come "nuovo pane"
non può darti spavento!
Perché è carezza per l'affranto
e balsamo per le ferite di un mondo
che non deve andare a fondo
ed è , per tutti, l'inizio di una nuova luce
perché, non solo rende più chiari
i contorni delle cose,
ma per tutti, per tutti noi, anche per te,
può trasformare in accettabili
anche le realtà più odiose,
per tutti, e anche per te,
al freddo di una stalla,
è già re
quel bambino con le braccia tese:
perché ci insegna come abbracciarci di nuovo,
perdonando le offese!