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L’asino, insieme al cavallo, ha dato un profondo contributo allo svolgimento delle principali attività agro-pastorali di un tempo, in un clima di stretta simbiosi e di mutua integrazione con l’uomo. Dopo un periodo di oblio, oggi è impiegato nell’onoterapia riscuotendo straordinari successi.

 

 

L’esigenza che l’asino fosse in perfetta forma arrivava ad un punto tale che il contadino del passato, prima di andare a dormire, pregava dinanzi all’immagine sacra situata in casa, che, in ordine d’importanza, fosse favorita l’abbondanza della terra, protetta la casa, la salute delle proprie braccia, l’avvenire dei figli e la schiena dell’asina!

L’asino era chiamato “il cavallo del povero”.

Animale simbolo di una condizione umana ai margini della società, il mansueto quadrupede è stato protagonista di canzoni d’impegno sociale e politico, ma anche semplicemente spassose come quella scritta (in dialetto siciliano), musicata ed interpretata da Domenico Modugno, risalente al 1954.

Per la naturale capacità dell’asino di mostrarsi mansueto e paziente, ma all’occorrenza anche irremovibile, testardo, vendicativo alla scordata e ostinato, è stato accomunato al figlio unico che, secondo una vastissima opinione, cresce viziato ed altrettanto testardo: fiju sulu, mienzu mulu, figlio solo, mezzo asino; lu  fiju sulu e’ comu lu mulu puntusu, il figlio unico è come l’asino che si impunta.

Quandu lu ciucciu nu bole bbia macari ca fischi!, quando l’asino non vuole bere magari che fischi!, con l’alternativa: quandu lu ciucciu nun bole bbiva, macari ca fischi: erge la capu e dice none, quando l’asino non vuole bere è inutile fischiargli, alza la testa e dice no; la metafora è indirizzata a persona testarda che è impossibile convincere. Le frasi sono simili a: ci lava la capu allu ciucciu perde lu tiempu e lu sapune, chi lava la testa all’asino perde il tempo ed il sapone; ci face la varva allu ciucciu ‘nci perde l’acqua e lu sapone, chi fa la barba all’asino perde l’acqua ed il sapone, come dire che beneficiare l’ingrato è tempo perso.

Per approfondire: Barletta, Cane nu mangia cane. Bestiario popolare salentino, Edizioni Grifo, 2013.

                                                                 

 

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