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La foto ci coinvolge in un momento qual è quello che stiamo vivendo a causa del Coronavirus, in modo particolare perché ferma un gesto e una circostanza che, sia pure accaduta cinquantadue anni fa, (1968) è di un'attualità allarmante.

 

 

 

Si tratta, come si legge nella preziosa didascalia, dell'inaugurazione del Reparto di Rianimazione allestito nell'Ospedale "Vito Fazzi" (la sede storica di P.tta F. Bottazzi), nell'anno citato, benedetto dal Vescovo di allora mons. Francesco Minerva (1904-2004), alla presenza dei medici anestetisti che lo avrebbero preso in carico, il prof. Antonio Gismondi e il dott. Gigetto Gaballo (parente di chi scrive). Accanto al presule un giovanissimo segretario, don Oronzo De Simone, all’epoca dei fatti segretario particolare di Minerva. Ancora oggi vivente e in ottima salute, presente nello storico scatto.

Considerato l'anno di inaugurazione del nosocomio, il 25 marzo 1913, l'indispensabile sala di rianimazione arrivò in ritardo, tuttavia annoverarla tra le strutture medico-sanitarie in grado di salvare tantissime vite umane, colmò la voragine creata dall'anzidetto ritardo.

Oggi come ieri la necessità di potere disporre dei mezzi più idonei, soprattutto in campo medico, cancella ogni possibile risentimento.

Ps. La foto è tratta dalla pagina Fb “Lecce e la storia della sua sanità”.

 

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