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A causa dello stato pandemico da Coronavirus, è ritornato prepotentemente nelle nostre case l’alcol etilico denaturato (etanolo), popolarmente detto spirito, la cui azione disinfettante, nel corso del tempo, è stata sostituita con altri prodotti farmaceutici più raffinati o innovativi.

 

 

Data la grandissima richiesta del prodotto, all’inizio del manifestarsi del virus, la difficoltà di reperirlo in commercio ha fatto schizzare il prezzo; ciò ha confermato un’antichissima legge di mercato: si specula anche sulle condizioni sanitarie umanitarie.

Per qualche lettore non più giovane, lo spirito/etanolo è legato alle prime sbucciature provocate da rovinose cadute dalla bicicletta o alle prime, traumatiche iniezioni, per esempio a base di calcio (Ca), subite per irrobustire il sistema osseo. Per qualche altro, invece, il nome dello spirito ricorderà l’identificazione, involontariamente confusa, con un essere immateriale, oggetto di racconti popolari fantasiosi, ascoltati da bambini con un senso di paura.

Non ce ne accorgiamo, ma lo spirito (non il liquido), del tutto inodore e impalpabile, non ci abbandona mai: a volte è una qualità innata, abituale dell’animo (meschinità o grandezza di spirito), altre volte riguarda il carattere e il temperamento (una persona di spirito, povero di spirito). Poi c’è lo spirito di libertà, lo spirito cavalleresco; chi è di spirito democratico, chi è dotato di spirito illuminato, di spirito guerriero o di osservazione. E potrei continuare a lungo.

Lo spirito, quindi, caratterizza l’individuo; uno dipende dall’altro. Interagiscono. L’individuo ha valore in quanto dotato di spirito; lo spirito alberga nell’individuo. In presenza di uno spirito progressista non è soltanto l’individuo a goderne, ma l’intera collettività di un luogo piccolo o grande che sia. Vicino o lontano da noi.

Spiritus deriva dal verbo latino spirare, soffiare, e significa appunto soffio, respiro, alito. Dalla radice spir proviene una serie di derivati come espirare, cospirare, aspirare nonché spiraglio, spirituale, ispirazione: ciò che anima gli artisti in genere, privilegiando i poeti e chi riteniamo dotato di un’intelligenza superiore.

  1. Gardini ne Le 10 parole latine osserva che spiritus «[…] è prima di tutto l’aria che emettiamo dalla bocca, il flusso aereo che occupa la nostra interiorità e che ci consente anche di cantare e di essere poeti». Fa sapere

che chi ha elogiato la respirazione è stato Cicerone nel De natura deorum. In maniera memorabile.

Per definizione lo spiritus è invisibile e incorporeo. Pur appartenendo al corpo o alla materia, di questi due elementi rappresenta il contrario, l’antitesi. Molte antiche dottrine filosofiche e religiose, tra cui il cristianesimo, hanno affrontato il concetto di materia e di spirito, a volte evidenziando il dualismo, altre volte annullandolo, ora elogiando una, ora l’altro.

Senza tema di essere smentita si può affermare che nell’odierna civiltà occidentale vi è un evidente assottigliamento dello strato di spiritualizzazione a favore di una crescente materializzazione. Appare tangibile che questa ha sottratto sempre più potere al suo antagonista tanto da renderlo inesistente. Sempre più spesso una merce rara.

Significati affini a spiritus possono essere la vivacità (o forza vitale), la rapidità, il coinvolgimento e, per concludere, inserisco quelli di coesione e di soffio vitale. Tutti hanno come base l’intelligenza umana e la ragione. Osservo che la parola coesione è a sua volta sinonimo di cooperazione, solidarietà, mutuo soccorso, filantropia e che ciascuno di essi è capace di esprimere un sentimento, anzi no, uno spirito che travalica la dimensione personale per abbracciare la collettività e diventare perfino universale. Proprio ciò che necessita nel momento attuale.

In questi giorni la città è tappezzata di manifesti e locandine attraverso cui si invitano i leccesi, per questo Natale, ad acquistare nei negozi cittadini, ignorando la grande distribuzione e le vendite on-line. Il fine è di rilanciare il commercio locale. Ecco un nobile antidoto alla crisi economica che ha colpito profondamente la categoria dei commercianti. Ecco praticare lo spirito di solidarietà che, oltre a soddisfare la sfera materiale, arricchisce la dimensione spirituale del periodo pre-festivo. Non è un provvedimento amministrativo, ma un invito e un suggerimento. Con convincimento facciamolo valere ora e oltre il Natale. Possibilmente sempre.

 

Forum Famiglie Puglia