0
0
0
s2sdefault

Vi era già l’allerta della protezione civile, si attendeva il temporale nel pomeriggio dell’altro ieri. Le strade allagate, il traffico in tilt: tutte condizioni superabili per i cittadini leccesi, se non fosse che nel mezzo del temporale un fulmine ha colpito la statua di Sant’Oronzo, posta su Porta Rudiae, tanto da lesionare il volto e tre dita della statua.

 

 

 

I leccesi si sono scatenati sui social, tanto che la notizia è stata commentata e condivisa perfino in America, dove un gruppo di nativi leccesi, hanno utilizzato l’immagine lesionata del santo, come foto del proprio profilo. Alcuni dicono che questo potrebbe essere un presagio cattivo per la città di Lecce. Altri invece hanno visto in Sant'Oronzo l'aiuto per non avere danni maggiori: meglio una statua - scriveva qualcuno sui social - che una persona. Grazie Sant’Oronzo!”

I vigili urbani sono dovuti intervenire per evitare che fossero portate via le pietre cadute, come simbolo o come ricordo. Certamente la statua è una delle storiche attrattive culturali e turistiche del capoluogo salentino, e da ieri, la statua monca di più parti è diventata l’obiettivo dei telefonini di tanti curiosi assiepati davanti alla porta.  Nel frattempo, la strada, è stata chiusa al transito su entrambi i lati, dagli agenti polizia. I pezzi della statua sono stati presi in consegna dall' ufficio del centro storico del comune, e certamente la statua sarà messa in sicurezza nel più breve tempo possibile.

La storia ci insegna che è sorta sulle rovine di una porta più antica crollata verso la fine del XVII secolo fu ricostruita nel 1703 dal nobile leccese Prospero Lubelli. Accanto abbiamo altri due grandi protettori: Sant’Irene e San Domenico.  Bisogna ricordare che il nostro patrono protegge la città dai fulmini, funzione che prima del fatidico 1656 era demandata unicamente a Sant’Irene. Sicuramente Porta Rudiae ritornerà al suo antico splendore e il santo continuerà a proteggere la sua città.

 

Forum Famiglie Puglia