Quarto appuntamento con il ‘Sale della terra’, la rubrica di Radio Portalecce che va in onda ogni venerdì alle 18.
La puntata di oggi è dedicata al venerabile fra Michele Giuseppe Ghezzi di Lecce e a presentare questa figura sarà il vice-postulatore dei frati minori per le cause dei santi fra Giancarlo Greco, che ha inoltre curato il libro scritto dalla sorella del frate, suor Clotilde. Pochi mesi fa Papa Francesco ha autografato il testo e ricevuto fra Giancarlo che ha raccontato al pontefice la vita venerabile di fra Giuseppe.
Il 9 febbraio l’Ordine dei frati minori e tutta la comunità francescana ricorda il venerabile fra Michele Giuseppe Ghezzi, il nobile con la bisaccia, nel giorno del suo dies natalis.
Michele Ghezzi nasce a Lecce il 19 agosto 1872, quarto di sette fratelli di una famiglia nobile, il padre avvocato era duca di Carpignano, la madre Carmela Carrozzini era baronessa di Soleto.
Il piccolo Michele cresce nelle agiatezze, ma con una particolarità nella sua formazione: la nonna materna ospitò nella loro casa i gesuiti che si occuparono della sua istruzione. Oltre ai sacerdoti della Compafgnia di Gesù ad incidere sul percorso di formazione del ragazzo furono due zii anche loro presbiteri missionari. L’ambiente in cui crebbe il giovane Ghezzi gli presentava dunque due strade diverse: da una parte le ricchezze mondane della classe nobiliare e dall’altra quelle spirituali della vita consacrata.
Gli anni in cui visse il frate furono quelli successivi alle fine delle grandi restrizioni che ebbero gli ordini minori tra il 1787 e il 1847. La rivoluzione francese e il movimento illuministico incisero in maniera negativa nei confronti della chiesa e degli ordini con delle conseguenze terribili nei confronti dei credenti. Sembrerebbe quasi che la figura di fra Michele Giuseppe Ghezzi sia stata suscitata dallo Spirito Santo per far rinvigorire la Chiesa e l’Ordine dei frati minori soprattutto in Puglia.
Un altro evento storico che fra Giuseppe visse con profonda sofferenza e sapienza fu quello relativo alle due guerre mondiali. Le innumerevoli atrocità e i milioni di morti lo spinsero a pregare chiedendo di poter offrire la sua vita come espiazione dei peccati degli uomini. La scelta di aderire alla spiritualità dei frati minori, ferventi nella preghiera e in costante ricerca dell’imitazione della vita di Gesù, segnò l’esistenza del giovane frate, che ebbe innumerevoli prove a sostegno della sua chiamata. La forza di rinunciare sia alle ricchezze della famiglia che a una vita agiata senza preoccupazioni per vivere in assoluta povertà e con sofferenze fisiche fece del fraticello un punto di riferimento di molte anime perdute.
La puntata di stasera ripercorrerà la vita di fra Michele Giuseppe Ghezzi sottolineando come la provvidenza di Dio, che ama la sua Chiesa, suscita uomini santi di grazie particolari per rinvigorire il suo popolo santo.
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