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In passato, avevamo già preso in considerazione, su queste pagine, uno degli aspetti più interessanti ma meno esplorati della questione oronziana, il culto del martire appulo negli Stati Uniti (LEGGI).

 

 

 

Dalla nostra indagine era emerso che, almeno in Connecticut, nell'area compresa fra le città di Bristol, Hartford, New Haven, Waterbury e Windsor Locks, era attestata una fervente devozione al santo tra la fine del XIX sec. e la prima metà del Novecento. A portare oltreoceano la figura del patrono del Salento furono gli emigrati turesi che, all'epoca, costituirono nel territorio del Nord-Est americano delle folte comunità. La stampa locale ricordava anche l'esistenza delle Saint Oronzo Societies (le "Società di Sant'Oronzo"), vere confraternite che si occupavano di mantenere saldo, tra gli emigranti ed i loro figli nati nel Nuovo Mondo, il legame con la Puglia, promuovere il culto del santo e soprattutto organizzare la solenne processione con il suo simulacro, autentico happening dei festeggiamenti di fine agosto. Ricorrenza che, stando a quanto scrive lo storico Mel Montemerlo, assumeva addirittura i medesimi tratti di grandezza delle bellissime feste dedicate dagli irlandesi al loro celebre protettore, San Patrizio (†461). Purtroppo, col trascorrere del tempo, le autorità statunitensi, ideologicamente ostili al Cattolicesimo e desiderose di sradicare del tutto i nuovi arrivati dalla madrepatria, posero delle restrizioni sempre più severe a tali eventi religiosi. Fu così che le Società di Sant'Oronzo si estinsero e la memoria del martire non venne più celebrata.

Eppure, da quelle parti, in America, non tutto è scomparso. Sembra davvero incredibile ma nella St. Mary's Church di Windsor Locks ancora oggi, accanto ai simulacri di santi molto più recenti e conosciuti della Chiesa cattolica, è conservata ed esposta alla venerazione dei fedeli anche una statua di Sant'Oronzo. L'immagine, senza dubbio una copia delle statue custodite nelle chiese dell'Assunzione e dell'Ausiliatrice di Turi, mostra il martire con i tipici paludamenti da vescovo tridentino anche se risulta priva del pastorale, andato probabilmente perduto. La presenza dei due piccoli angeli non può che essere un nitido rimando alla nota tela di Giovanni Andrea Coppola (1597-1659), riconosciuta come iconografia oronziana ufficiale.

Si ringraziano il dott. Egidio Buccino, archivista della chiesa matrice di Turi, ed il dott. Paul Joseph Dinoia, residente a Bristol (CT-USA), per la gentilissima collaborazione. La proprietà delle foto del Sant'Oronzo venerato nella St. Mary Church di Windsor Locks appartiene al dott. Jerry Dougherty.

 

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