È giunta nei giorni scorsi la comunicazione che Papa Francesco, attraverso il Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale, “ha disposto l’erogazione della somma di trentamila euro da destinare all’allestimento di un centro di distribuzione attrezzato per quanto necessario ai rifugiati ucraini che, vedendosi nella impossibilità di proseguire il loro viaggio verso altri paesi e destinazioni, cercano accoglienza presso abitazioni, famiglie o strutture nella diocesi di Chisinau”.
Il vescovo di Chisinau, mons. Anton Cosa aveva già indicato alla Santa Sede l’attività della mensa Papa Francesco, che di fatto già svolge in parte tale servizio, il quale sarà reso più funzionale ed attrezzato grazie al dono del Santo Padre.
Tutti i giorni la mensa Papa Francesco assiste circa 250 famiglie ucraine, alle quali viene offerto un pacco di viveri ed un pacco di materiale igienico per la persona e la casa. Ogni famiglia ha la possibilità di accedere alla struttura una volta per settimana.
Dall’inizio del conflitto la mensa Papa Francesco non ha mai smesso di prendersi cura di anziani e poveri con il pasto caldo giornaliero, infatti al mattino vengono serviti questi ultimi e nel pomeriggio i rifugiati.
Il dono del Papa oltre al valore economico è un incoraggiamento ad andare avanti in questo tempo di guerra, che dura da oltre due mesi e sta impegnando con grandi sacrifici la diocesi di Chisinau.
La speranza, nonostante le notizie negative che si susseguono, è quella che il conflitto abbia presto termine e prevalga il buon senso.