Un coinvolgente momento di riflessione sulle scelte pastorali, reso particolarmente interessante dall’approfondimento sul cammino svolto dalla comunità diocesana leccese ed alcune considerazioni su specifiche prospettive nella pastorale delle comunicazioni sociali, si è svolto nell’episcopio leccese con l’arcivescovo Michele Seccia ed il prefetto del Dicastero per la comunicazione della Santa Sede, Paolo Ruffini.
Una preziosa occasione per riconsiderare il cammino di attuazione conciliare nell’ambito massmediale, come hanno ricordato il presule metropolita, che sin dal suo arrivo volle la realizzazione di Portalecce quale efficace e moderno strumento di informazione e di formazione nell’attuale epoca digitale, il direttore dell’Ufficio delle comunicazioni sociali don Antonio Murrone coadiuvato dal vicedirettore, don Emanuele Tramacere, studente di Scienze della comunicazione presso l’Università Salesiana di Roma, ed il direttore del portale diocesano dell’informazione, Vincenzo Paticchio.
Preso atto che l’attuale società, tanto iperconnessa, in realtà comunica spesso davvero molto poco, è quindi emerso con evidenza che è soprattutto importante assumere un atteggiamento di attento ascolto di ogni persona.
L’informazione, infatti, non può essere semplicemente un parlare agli altri: proprio nell’attuale momento socioculturale caratterizzato da tanto individualismo, essa si realizza soprattutto come relazione da costruire continuamente. Una relazione che, pertanto, matura e risulta rilevante soprattutto con la testimonianza.
Da sottolineare, in particolare, la comune e serena soddisfazione emersa per il servizio puntuale e professionalmente molto valido compiuto dai report di Vaticannews per le notizie sul Papa, sul Vaticano e sulla Chiesa e nello stesso tempo la lieta attestazione di tanta impegnativa attività realizzata a livello diocesano con Portalecce ed altre impegnative iniziative massmediali.
In tale contesto, è risultata molto significativa la consegna al prefetto Ruffini di una medaglia commemorativa da parte dell’arcivescovo e del presidente di Artwork Paolo Babbo, in riconoscimento del grande e qualificato impegno a servizio della Chiesa.
Paolo Ruffini - ospite del Festival Giornalisti del Mediterraneo di Otranto, nell’ambito del quale ha ricevuto il premio “Caravella” - accompagnato dal direttore della testata vaticana Massimiliano Menichetti e da Tommaso Forte, ideatore del Festival idruntino, ha visitato inoltre la redazione della testata diocesana, poi il chiostro dell'antico seminario ed è infine salito sull’ascensore panoramico del campanile realizzato da ArtWork, complimentandosi per l’avveniristico impianto che consente di ammirare Lecce dall’alto. Con lui un gruppo di giornalisti ospiti del Festival che sono poi rientrati a Otranto, dove stasera ieri si è svolta la serata conclusiva della kermesse e la consegna dei premi “Caravella”.
Foto di copertina di Francesco Sciolti
Photogallery di Arturo Caprioli