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Si è svolto lunedì scorso il terzo appuntamento di “Why not?”, il cammino quaresimale dei giovani della Chiesa di Lecce promosso dal Servizio diocesano di pastorale giovanile.

 

 

Nell’ultimo incontro, don Giorgio Nacci, responsabile della pastorale giovanile della diocesi di Brindisi-Ostuni, si è soffermato sullo sguardo, partendo dalla sua esperienza personale e dallo sguardo che ciascuno ha su se stesso; ha sottolineato l’importanza dello sguardo misericordioso di Dio per poi allargarlo agli altri. Su questo aspetto si è orientato il momento laboratoriale guidato da due domande: “Come mi sento guardato dagli altri?” e “Come mi sento guardato da Dio?”. 

Spesso si immagina che lo sguardo di Dio sia invadente; Dio, però, non è il giudice, lo “spione” al quale nascondere le fragilità, perdendo di autenticità. Don Giorgio, invece, ha ricordato che Dio ama ciascuno anche quando sbaglia, perché il suo amore non viene mai meno.

Dal confronto laboratoriale, sono emerse le esperienze e le sensazioni che suscita lo sguardo altrui, che spesso fa sentire ognuno giudicato, probabilmente perché dovrebbe, in primis, da solo giudicarsi di meno e soprattutto guardarsi con più ammirazione.

In chiusura, l’invito di don Giorgio ad accentare doppiamente il verbo guardare: come imperativo e come auspicio, magari proprio con lo stesso sguardo buono e misericordioso con cui guarda Dio. Il tutto può essere sintetizzato nella parola che è stata consegnata a ciascuno: Guàrdàti. Da come guardi te stesso, guarderai gli altri. Impara a guardarti con lo stesso sguardo con cui ti guarda Dio.

Ed ora, il prossimo appuntamento è per lunedì 18 marzo, alle 20, in Piazza Duomo, per la Via Crucis diocesana presieduta dall’arcivescovo Michele Seccia che sarà animata dai giovani e a cui sono invitate tutte le comunità della Chiesa di Lecce.

 

*ha collaborato Giovanni Cataldi

 

 

 

 

 

 

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